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Polizia a casa del campione d’Europa: accusa di violenza | Sentenza gravissima

Polizia - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

Il campione d’Europa è stato scoperto. Irruzione della Polizia nella sua abitazione: verdetto pesantissimo in arrivo

Come ogni anno, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, gli sportivi partecipano tramite importanti iniziative a campagne sociali volte a sensibilizzare gli spettatori. Cercano di dare il buon esempio, sfruttando la loro fama per fermare uno dei fenomeni più diffusi dell’ultimo ventennio.

Leggendo fin qui c’è solo da togliersi il cappello ma il problema nasce nel momento in cui sono gli stessi promotori ad essere accusati. Un vero e proprio paradosso che va totalmente a smontare il gesto del disegnarsi un segno rosso sul viso come simbolo di vicinanza al genere femminile.

Di fatti negli ultimi anni le denunce a carico degli atleti sono aumentate notevolmente. È pur vero che parte di queste siano state dichiarate false, in quanto beceri tentativi di ricevere denaro dai suddetti, ma in percentuale resta un quadro molto allarmante.

Nonostante debbano essere giudicati solamente per le loro prestazioni, non ci si può passare sopra a situazioni del genere, è impossibile far finta di nulla. Urge che il sistema intervenga quanto prima e non si limiti solamente alle campagne di facciata.

Ennesimo episodio

Nelle ultime ore sta circolando la notizia riguardante un nuovo capo d’accusa mosso contro un campione d’Europa. È stato imputato insieme ad altre 3 persone in un processo a Trapani, per esser stato protagonista di una violenza sessuale di gruppo.

Si tratta dell’ennesimo episodio denunciato. Risale esattamente al 2022, anno in cui una ragazza finlandese sarebbe stata vittima dello stupro, avvenuto in una delle stanze di un residence nella quale uno dei 4 alloggiava.

Martelletto da Giudice – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Accuse pesanti

Parliamo di Antonino Pizzolato, atleta che ha vinto la Medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Parigi nel sollevamento pesi. Il 28enne è coinvolto nella vicenda già dal 5 febbraio, dunque ha svolto la competizione già da incolpato ma la notizia non era stata nota finora.

Il suo passato certamente non è rassicurante. Già nel 2018 fu squalificato per ben 10 mesi dalla Federazione italiana pesistica (FIPE) per minacce, intimidazioni, atti illeciti nei confronti degli atleti più giovani al centro di preparazione olimpica dell’Acqua Acetosa a Roma. Ad oggi, per questo nuovo caso, il pubblico ministero contesta agli imputati l’aggravante di aver commesso il reato approfittando dello stato psicofisico della vittima, descritta come «in stato di torpore e di inibizione mentale», incapace di opporre resistenza con determinazione agli atti di violenza. Nel caso in cui venissero confermate le supposizioni, Pizzolato e gli altri implicati avranno una punizione esemplare.