Dal mondiale alla strada: “Ho perso tutto, costretto a camminare scalzo” | Vita in frantumi
Era uno dei protagonisti del Mondiale, adesso vive per strada. Pessime condizioni igieniche: cammina scalzo da anni
Tra i lati positivi dell’essere sportivi di successo, oltre la gloria nell’aver conseguito i risultati sperati, c’è la componente economica. Arrivare ad un certo livello implica raggiungere una fama ed un guadagno tale, da poter far vivere serenamente le prossime 10 generazioni.
Se si spende e si guadagna allo stesso tempo, la situazione è ancora sostenibile. Il problema nasce nel momento in cui termina la carriera, le entrate non sono più le stesse e bisogna ponderare le uscite; un bilanciamento difficile da trovare e che porta spesso alla bancarotta.
È complicato cambiare uno stile di vita che si è sempre seguito, soprattutto quando si ha tutto e non si riesce a farne a meno. Per chiunque sarebbe impossibile rinunciare al lusso più sfrenato ma ad un certo punto bisogna stare attenti a non fare il passo più lungo della gamba.
Quando la favola finisce, bisogna correre ai ripari ed imparare a gestire il proprio capitale se non si vogliono cestinare decenni di sacrifici. Bisogna educarsi finanziariamente e non per diventare il “Lupo di Wall Street” bensì per non passare in pochi anni dalle stelle alle stelle.
Rovinosa caduta
“Ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande”. Era questo il titolo di una divertentissima commedia diretta da Sergio Martino nel 1982 con Lino Banfi, Pippo Franco, Renato Pozzetto ed Edwige Fenech. Ed è così che si potrebbe descrivere sinteticamente il mito di molti atleti.
Non tutti purtroppo sono riusciti a seguire la giusta strada. Che sia per investimenti sbagliati o per un malato sperperamento di denaro, sono caduti in rovina nonostante l’illustre carriera. Per noi comuni mortali la loro somma di denaro posseduta è inqualificabile; com’è però evidente, se mal gestita può finire in un batter d’occhio.
Nuova vita
Altri invece scelgono totalmente di cambiare vita, a dispetto del capitalismo, della società e di qualunque ambiente in cui l’uomo sia coinvolto. La storia che ci ha più colpito è stata quella di Alex Pons, che improvvisamente ha lasciato la sua professione da motociclista in Moto 2, la sua ragazza e l’agenzia di modelle. Insomma, si è staccato da tutto e da tutti; una scelta che ad oggi, come sottolineato da lui stesso, rifarebbe 1000 volte.
Ciò che lo caratterizzava pochi anni fa era il sogno di chiunque ma non per lui, che nel frattempo ha incontrato la fede. La sua missione è girare a piedi nudi paesi su paesi diffondendo il suo credo e completare la sua unione spiriturale con Allah e Dio. Questo perchè il suo obiettivo è risiedere nella pace e nella tranquillità, un sentore che non poteva provare nella sua vita precedente.