Scoppia in lacrime in panchina: licenzionato in serie A | Fatto fuori dopo una settimana
La sua nomina è durata troppo poco, arriva il licenziamento, la sua presenza non è ritenuta idonea per risollevare le sorti del club di serie A
Dopo tredici giornate di campionato è tempo di un primo bilancio in serie A. Diverse le squadre che non stanno rispettando le aspettative e attraversando un periodo di difficoltà. Ha raccolto solo tre punti nelle ultime sette giornate il Torino che ha sofferto più del dovuto l’assenza di Duvan Zapata in attacco, con i tifosi granata che chiedono a gran voce la cessione della società con una contestazione nei confronti del patron Urbano Cairo.
Preoccupa anche il rendimento del Como che sta raccogliendo meno di quanto meriti, non capitalizzando la mole di gioco proposta. Cesc Fabregas non è in discussione ma il match salvezza e derby contro il Monza dovrà portare di nuovo i tre punti, per non complicare la sua posizione.
Fanalino di coda il Venezia di Eusebio Di Francesco che paga una rosa dal tasso tecnico non idoneo per la categoria, anche se il mister cercherà in ogni modo di evitare la seconda retrocessione consecutiva dopo quella avvenuta con il Frosinone nei minuti finali dello scorso campionato.
Ma la vera delusa di questa prima fase della stagione è una squadra della Capitale, reduce da una campagna acquisti che ha fatto ben sperare la piazza ma che non si è concretizzata in risultati congrui al valore dell’organico.
Il cambio di panchina deve ancora dare i suoi frutti
L’approdo di Claudio Ranieri alla guida della Roma non è avvenuto nel migliore dei modi. I giallorossi sono usciti sconfitti dal Diego Armando Maradona di Napoli, pur restando in partita fino all’ultimo. Un errore in copertura da parte di Hummels è costato la rete decisiva messa a segno da Romelu Lukaku.
E il calendario non aiuta dato che nel posticipo di lunedì sera, all’Olimpico è di scena un’Atalanta lanciatissima e reduce da ben sei reti rifilate allo Young Boys nel quinto turno di Champions League.
Il suo ruolo è irrilevante, è stato licenziato
Non ha aiutato nemmeno l’ingaggio di Tim Coates come psicologo. Ricordato per il pianto in panchina durante la sconfitta casalinga subita per mano del Bologna, è stato allontanato dal club.
Claudio Ranieri ha fatto sapere di non ritenerlo essenziale per riportare la serenità all’interno dello spogliatoio, convinto che non serva il contributo di uno specialista per lavorare sulla mente dei giocatori.