“Ho comprato una villa per sbaglio”: il giocatore della Nazionale va in bancarotta | Persi 11 milioni di euro
Il giocatore della Nazionale ha perso tutti i risparmi guadagnati durante la carriera: è ufficialmente andato in bancarotta
Non è il primo e non sarà tantomeno l’ultimo ma l’ennesimo caso di un calciatore andato in bancarotta. Sono tanti, forse troppi gli atleti a passare dall’altare della gloria al suolo della povertà, raschiando il fondo e assistendo allo stravolgimento della loro vita.
È il destino di tanti giocatori che si lasciano andare ai vizi, alle dipendenze e a scelte folli, dalle quali non si può più tornare indietro. Arrivano a spendere così tanto che perdono praticamente tutto, cestinando tutti i sacrifici fatti fino a quel momento.
Per noi comuni mortali la loro disponibilità economica ci sembra infinita, potremmo utilizzarla per più vite se ne avessimo, ma in realtà può terminare in un batter d’occhio. Motivo per cui bisogna imparare a gestirsi e gestirla, se non si vuol finire in guai seri.
Bisogna avere la consapevolezza di doversi educare finanziariamente per il bene proprio ed altrui. È l’unico modo per non fare il cosiddetto passo più lungo della gamba e rischiare di dover iniziare nuovamente da zero.
Cattive abitudini
Il soggetto in questione è una ex promessa della Premier League. Sarebbe potuto esplodere nell’Arsenal ma si accorsero fin da subito che non avesse la testa giusta. Come ha percepito i primi guadagni li ha immediatamente spesi, all’insegna delle cattive abitudini.
La sua vita balenava tra alcool, mutui su immobili di cui non aveva conoscenza, donne ed auto. È stato però scoperto che fosse frutto di una matrice patologica, diagnosticandogli il disturbo da deficit di attenzione e iperattività e il disturbo da stress post-traumatico legato a traumi infantili.
Dalle stelle alle stalle
Si tratta di Jermaine Pennant, l’uomo che credeva di essere nel Paradiso ma si stava indirizzando sempre più verso l’inferno. Una carriera bruciata con le proprie mani, dal miglior campionato al mondo alla settima divisione inglese, per poi appendere gli scarpini al chiodo all’età di 39 anni.
Come riporta il Tabloid The Sun, con gli anni si è amaramente pentito delle sue decisioni:“Avrei potuto essere un miliardario, ho commesso tanti errori ma non sapevo come affrontare le cose e non pensavo alle conseguenze delle mie azioni. Sono cresciuto in una casa popolare e sono diventato un ‘bambino prodigio’ quando avevo 15 anni. Non avevo davvero istruzione e non sapevo nulla di finanze e denaro. Mi hanno definito un bad boy ma in realtà ero solo un ragazzo insicuro che non sapeva cosa stava facendo”. In totale ha perso circa 11 milioni di euro, una cifra stratosferica che l’ha condannato alla bancarotta. Dalla sua esperienza però ne trae un insegnamento per i giovani: “Assicurati di ricevere aiuto, buoni consigli e di essere circondato da persone giuste”.