“Ho scommesso sulle persone”: l’allenatore perde tutti i soldi | Finisce nel braccio della morte
L’allenatore ha perso tutto, investimenti sbagliati e la fiducia mal riposta sono stati fatali, adesso è costretto a una vita di rinunce
Ha giocato in Premier League con le maglie del Liverpool e del Manchester City ma i guadagni fatti durante i 14 anni da calciatore professionista sono già finiti. L’ex giocatore ha raccontato come è finito in condizioni economiche disastrose in un’intervista rilasciata in esclusiva al DailyMail.
L’ascesa è arrivata tra le fila del Norwich all’inizio del secolo e non è riuscito a gestire il successo: “Ho lasciato la scuola a 15 anni. Mi sentivo un individuo così ingenuo e stupido. Non appena ti fidi di qualcuno, questo accade. In fondo, sapevo che le cose non andavano bene ma non volevo affrontarlo“.
Ora è nello staff del Burnley, per volere di Kompany, attuale allenatore del Bayern Monaco. Un amico che lo ha aiutato in un momento delicato: “Ho avuto un sacco di pensieri oscuri. Ma ho capito che la rabbia doveva sparire perché mi stavo ammalando. Ora so quanto sono fortunato ad essere al Burnley, a fare qualcosa che amo e in cui sono bravo“.
Una confessione che vuole essere uno sprono per i colleghi a non tacere: “Voglio che questo sia un avvertimento per gli altri giocatori. Controllate tutto, assicurati che le persone che ti consigliano siano regolamentate. Se non sono regolamentati, è il selvaggio West“.
Ha perso tutto, colpa di investimenti sbagliati
La depressione e poi la bancarotta: “Ho scommesso sulle persone. Ho vissuto gli ultimi cinque anni nel braccio della morte“. Fatali alcuni investimenti da parte di consiglieri finanziari che lo hanno convinto a scommettere su alcune attività, come un wine bar, un progetto edilizio andato in fallimento e una steakhouse.
Non può possedere un’automobile né un appartamento. Il Burnley paga lui una modesta dimora, conduce una vita normale, lontana dal tenore che conduceva quando era tra le punte più forti del campionato inglese.
L’ex talento della Premier League, una carriera di alto livello
Lui è Craig Bellamy, gallese con oltre 70 presenze in Nazionale e che ha concluso la carriera nel 2014 con la maglia del Cardiff. Era un attaccante dinamico e veloce, dotato di buona tecnica individuale e fiuto per il gol.
Aveva un temperamento focoso, che in alcune circostanze lo ha portato ad avere scontri con avversari e compagni. In campo si faceva rispettare, fuori è stato ingenuo.