Sinner riceve la notizia: “Ero bianco in volto” | La sentenza distrugge il numero 1
Il numero 1 al mondo gelato dalla notizia: Una volta ricevuta la notizia, Sinner è diventato bianco in volto
Per la felicità dei tifosi, l’Italia si è presa anche il tennis. Erano parecchi anni che non riuscivamo ad imporci in questo sport ma ci siamo riusciti alla stragrande. Tutto grazie al protagonista del 2024, Jannik Sinner, autore di una magnifica stagione.
L’altoatesino è diventato e si è confermato il numero 1 al mondo. Un onore ottenuto mediante le straordinarie prestazioni su ogni tipo di campo da gioco e ai tanti trofei vinti, che lo fanno entrare a soli 23 anni nell’Olimpo dei migliori tennisti di sempre.
Delle 79 partite disputate nell’anno solare, ne ha perse solamente 6. Una statistica fuori dal comune, che ha portata alla vittoria di 2 Grandi Slam, 3 Masters 1000, le ATP Finals e la Coppa Davis, seconda consecutiva, aggiunti al suo già ricco palmarès.
Adesso bisogna staccare le spine e ricaricare le batterie per il 2025. Un periodo di sfida per Sinner, che proverà in tutti i modi ad eguagliare o superare il precedente, perchè anche in questo si vede il campione. Costante voglia di migliorarsi e piedi ben saldi a terra, per costruire una carriera leggendaria.
Nota negativa
L’unica nota negativa è il caso Clostebol, che lo tiene sulle spine da mesi. Era stato dichiarato positivo per ben 2 volte a Marzo 2024 ma fu successivamente dichiarato innocente dall’Itia, Agenzia internazionale per l’integrità del tennis operante da Londra.
Wada, l’Agenzia mondiale antidoping con base a Montreal, che l’aveva inizialmente accusato, ha presentato ricorso al Tas. L’udienza ufficiale ci sarà sicuramente dopo l’11 febbraio 2025, dato che nella lista delle udienze non figura il suo nome. Calendario Atp alla mano, la questione rimarrà aperta almeno fino all’Indian Wells di Miami, esattamente un anno, per cui Jannik dovrà iniziare il 2025 con un enorme peso sulle spalle.
Bianco in volto
Il 23enne ha raccontato come ha vissuto il tempo trascorso dopo il risultato di positività all’antidoping. “Non auguro a nessuno di passare i momenti che ho trascorso io. Ho visto il buio. Non potevo parlarne con nessuno. Non potevo sfogarmi o farmi aiutare. Mi sono sentito perso“.
In campo appariva concentrato, tranquillo, sereno ma combatteva contro i suoi pensieri: “Tutte le persone che mi conoscevano e mi guardavano giocare capivano che c’era qualcosa in me che non girava bene. Ho passato notti insonni, perché anche se sei certo della tua innocenza, sai che queste vicende sono complesse. Tutti hanno detto subito la verità e questo mi ha permesso di giocare. Ma a Wimbledon, in campo, ero bianco come un fantasma, le cose non giravano. Anche dopo, il mio feeling con le persone è rimasto timoroso. Sono entrato ad allenarmi nel circolo di Cincinnati e pensavo: come mi stanno guardando? Cosa pensano davvero di me? Lì ho capito chi mi è veramente amico”