“Lo ha frustato”: campione del Mondo squalificato per maltrattamento | Un anno lontano dal campo
Dopo aver vinto dei titoli a livello mondiale, arriva la sospensione per un comportamento condannato dalla Federazione, ecco cosa è successo
In ogni sport il rispetto è un prerogativo fondamentale e quando viene meno è giusto che ci siano delle sanzioni, anche pesanti, per chi commette un’azione che possa diventare anche un pessimo esempio per altri atleti che, anche solo per passione, si dilettano in quella disciplina.
E questo è stato stabilito nelle ultime ore in seguito a un episodio risalente a quest’estate e di cui è colpevole una stella del dressage internazionale, in grado di vincere tre ori, oltre a un argento e un bronzo alle Olimpiadi di Londra, Rio de Janeiro e Tokyo.
La Federazione internazionale degli sport equestri, che ha sede a Losanna, ha deliberato la sospensione di un anno e una multa di 10mila franchi svizzeri per aver violato il codice etico di condotta, a pochi giorni dalla cerimonia d’apertura dei giochi di Parigi.
In quell’occasione la campionessa era stata immortalata in un video mentre colpiva con insistenza il proprio cavallo con una frusta all’altezza delle zampe posteriori durante un allenamento.
La squalifica è stata accettata senza discussione, ha capito l’errore
Lei è Charlotte Dujardin che ha ammesso la propria colpevolezza: “Rispetto pienamente il verdetto della Fei e mi vergogno di quanto è successo. Capisco la responsabilità che deriva dalla mia posizione nello sport e cercherò sempre di fare meglio”.
Ci tiene anche a fare sapere che il sostegno dei tifosi è stato prezioso: “A coloro che mi hanno inviato messaggi, e-mail e hanno provato a contattarmi per sapere come sto, grazie. Ogni parola gentile ha fatto davvero la differenza, più di quanto voi tutti possiate mai immaginare”.
La Federazione si è espressa, prevale la tutela dell’animale
La segretaria generale della Federazione Sabrina Ibanez ha spiegato il proprio punto di vista sulla questione: “Chiunque, indipendentemente dal suo profilo, tenga una condotta capace di compromettere il benessere del cavallo, dovrà affrontare gravi conseguenze. Riteniamo che tale risultato confermi il nostro impegno nei confronti della salute degli animali e il ruolo di tutore verso i nostri partner equini“.
Un parere autorevole che è prevalso al momento della decisione di questa squalifica, inflitta anche per non lasciare precedenti a cui appellarsi nel caso in cui, in futuro, qualcuno dovesse rendersi protagonista di gesti simili.