“Sei un arrogante”: il rossonero messo in mezzo in diretta | Rissa col dirigente
Volano parole grosse: “Sei un arrogante”. Il tutto è avvenuto in diretta, rissa col dirigente. Rossonero messo in mezzo
Il tutto è avvenuto in diretta. Tanto è vero che sono volate parole grosse. Altro che complimenti quelli che ha rilasciato l’ex calciatore nei confronti del rossonero.
Ne ha parlato nel corso del podcast “Talksport” in cui ha ricordato un aneddoto poco piacevole che lo riguardava insieme all’ex calciatore. Oltre ad aver trattato vari argomenti si è soffermato proprio sulla rissa che lo ha visto protagonista insieme al rossonero.
Insomma, il rapporto tra i due non è mai stato ottimo. D’altronde non lo ha mai nascosto e lo ha rivelato in più di una occasione. Tanto è vero che lo ha definito un vero e proprio arrogante.
Tra i due, inoltre, c’è stata anche una violenta rissa. Tanto è vero che i compagni di squadra dell’epoca hanno avuto non poche difficoltà nel separarli.
Rissa col dirigente rossonero, non sono mai andati d’accordo: il retroscena
Tra Rafael Van Der Vaart e Zlatan Ibrahimovic non è mai scoppiato l’amore calcistico. I due, all’epoca compagni di squadra nell’Ajax, hanno avuto più di qualche episodio spiacevole. A rivelarlo è stato proprio l’olandese che, attualmente, ricopre il ruolo di club ambassador dell’Esbjerg. Nel corso dell’intervista ha definito l’attuale dirigente del Milan “un idiota“.
I due, come riportato in precedenza, non hanno mai avuto un rapporto speciale. In particolar modo durante un match tra le loro rispettive nazionali, la Svezia e l’Olanda, dove Ibra entrò in maniera scomposta sulla caviglia di Van der Vaart. Quest’ultimo si procurò un bruttissimo infortunio, tanto è vero che dovette stare lontano dal terreno di gioco per un bel po’ di mesi.
Altro che feeling, i due non si sopportavano: “Un idiota e arrogante”
Tra i due non c’è mai stato un feeling particolare. Anzi, decisamente tutt’altro. I due sono stati compagni di squadra solo (ed in questo caso fortunatamente) nell’Ajax. Queste le parole del dirigente olandese: “Un idiota ed una persona molto arrogante. Avevo un grande ego ed entrambi eravamo molto giovani“.
Tanto è vero che tra i due si doveva decidere chi far partire nell’estate del 2004. Gli screzi in allenamento non tardavano ad arrivare. Poi la decisione del club di cedere Ibrahimovic in Italia alla Juventus. Uno dei due doveva partite. “I bianconeri lo ingaggiarono ed io ebbi la fortuna di restare nel club dei mie sogni“ ha concluso il classe ’83.