Taremi e Frattesi sotto accusa: la notta amara di Leverkusen passa da loro
L’Inter cade per la prima volta in questa edizione di Champions League, uscendo sconfitta dalla BayArena contro un Bayer Leverkusen ben organizzato. Nella mediocrità generale della prestazione, si salvano davvero in pochi. Alessandro Bastoni delude, Carlos Augusto appare appannato, e nemmeno i subentrati come Nicolò Barella e Federico Dimarco riescono a invertire l’inerzia in una serata che peserà sulla corsa agli ottavi di finale.
Taremi fatica a trovare la sua dimensione
Arrivato con grandi aspettative, l’iraniano Mehdi Taremi ha vissuto una serata opaca. Nonostante qualche spunto tecnico interessante, l’ex Porto non è mai riuscito a incidere davvero nella gara. Il momento simbolo della sua gara è stato una girata lenta e prevedibile, murata da Tapsoba. Da lì in poi, il suo contributo è stato pressoché nullo.
Corre? Sì. Si impegna? Certo. Ma da un attaccante di questo calibro e con l’esperienza internazionale di Taremi, l’Inter si aspetta molto di più. La squadra campione d’Italia, che punta a imporsi anche in Europa, non può accontentarsi delle basi essenziali.
Frattesi, tanta voglia ma pochi sprint
Davide Frattesi continua a cercare il suo equilibrio nel sistema di Simone Inzaghi. La sua grinta e qualità sono assolutamente fuori discussione: si butta in avanti, prova a colpire di testa, si inserisce con insistenza. Ma la sua ossessione per il gol sembra distrarlo dal vero compito di un centrocampista, ovvero assicurare copertura e continuità tattica.
Contro il Leverkusen, il centrocampista italiano ha mostrato troppe lacune in fase difensiva e ha faticato a seguire i movimenti disegnati dalla ragnatela tattica di Xabi Alonso. Per Frattesi, un’altra serata da dimenticare in cui mancano equilibrio e applicazione.
Il turnover tradisce Inzaghi
Simone Inzaghi ha scelto ancora una volta il turnover per affrontare gli impegni ravvicinati, ma questa volta la strategia si è rivelata fallimentare. Le rotazioni “scientifiche” del tecnico nerazzurro non hanno dato i frutti sperati, e nemmeno i cambi sono riusciti a migliorare la solidità della squadra. Il crollo nel finale è il risultato di un castello tattico che non ha retto l’urto di una sfida cruciale.
L’allenatore si fida dei suoi uomini, ma le prossime uscite saranno decisive per dimostrare che questa sconfitta è solo un incidente di percorso. Tuttavia, la pazienza dei tifosi è limitata, e altre serate del genere difficilmente verranno perdonate.