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Squalifica doping e addio Roma: positivo al controllo | Deve lasciare immediatamente il club

Addio al club

Positivo al controllo doping - Interdipendenza.net (Foto LaPresse)

Addio al club
Positivo al controllo doping – Interdipendenza.net (Foto LaPresse)

Squalificato per doping, non ha potuto fare altro che lasciare la Capitale: positivo al controllo, addio al club

Nel corso di una lunga intervista che ha rilasciato al “Corriere della Sera” ha affrontato moltissimi argomenti importanti. Tra questi anche quelli che lo hanno portato a lasciare la Capitale per una vicenda molto seria.

Ovvero quella che lo ha visto protagonista per quanto riguarda l’assunzione di doping. Dopo un controllo, infatti, risultò positivo. Da quel momento in poi la sua vita è inevitabilmente cambiata. D’altronde non potrebbe essere altrimenti.

Il calcio di adesso, però, lo guarda col binocolo. Anzi, non si riconosce più. I tempi sono cambiati e, di conseguenza, anche il mondo del calcio. Se ne è accorto lo stesso ex calciatore che ha ribadito esplicitamente: “Non fa per me”.

Preferisce fare decisamente tutt’altro. Anche se la macchia che lo ha colpito e condizionato difficilmente può andare via ed essere cancellata come se nulla fosse. La positività, la squalifica e molto altro ancora.

La positività e la squalifica per doping, l’addio a Roma: il racconto dell’ex atleta

Adesso di anni ne ha 54. Nel corso della sua carriera sportiva si è tolto moltissime soddisfazioni. Tra queste quelle di essere diventato, seppur non giocando nemmeno un minuto, campione del mondo con la sua nazionale. Poco importa per Angelo Peruzzi visto che nessuno potrà cancellargli il fatto di essere stato uno dei migliori portieri italiani e al mondo per oltre un decennio. Il suo soprannome “Cinghialone” non tanto gli va a genio. Preferisce “Tyson”, messo da un certo Liedholm.

Come riportato in precedenza il calcio è cambiato: “Adesso i portieri sono più bravi con i piedi che con le mani. Ora non potrei più giocare“. Anche il nativo di Viterbo se ne è accorto: oggi preferisce immergersi nella natura e nei boschi. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Roma militò nella prima squadra dei giallorossi per tre anni (intervallate da un prestito all’Hellas Verona). Nella stagione ’90-’91. però, la vicenda che gli ha cambiato la vita: il controllo antidoping, la squalifica per doping dalla durata di un anno. Quando aveva 21 anni.

L'intervista al 'Corriere della Sera'
Angelo Peruzzi racconta la vicenda doping che lo ha visto coinvolto – Interdipendenza.net (Foto LaPresse)

La squalifica per doping e l’addio alla Capitale: la rivelazione dell’ex portiere

In quel momento il mondo gli è crollato letteralmente addosso: “Ero ingenuo, un “bambacione”. Finii dentro quella brutta storia. Solo il grande presidente Viola fu gentile con me. Gli altri? Spietati. Tornai a casa: i giornalisti, la vergogna con la gente di Blera. Mesi d’inferno. Ma divenni uomo. Non mi fidai più di nessuno. E poi squillò il telefono. Montezemolo. Mi voleva la Juve: tornai a vivere“.

Con la Juventus tre campionati, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane, una Coppa Uefa, una Champions League, una coppa Intercontinentale ed una Supercoppa Uefa. Dopo 8 anni vissuti in bianconero l’esperienza all’Inter (un anno) ed il ritorno nella Capitale, ma questa volta nella Lazio. Ultimo club in cui ha chiuso una carriera durata ben 20 anni.