Due anni di carcere per violenza: immediatamente svincolato in serie A | Senza squadra, ai domiciliari
Il giocatore è stato condannato a due anni di reclusione dal tribunale, la sua carriera difficilmente riprenderà, un duro colpo per tutto il campionato
A volte un episodio è in grado di rovinare per sempre la carriera e l’immagine di un giocatore. Questo è quanto successo a uno dei più talentuosi profili del campionato, tanto da aver vestito anche la maglia della Nazionale.
Lo scorso anno ha messo a segno ben 16 reti con la squadra del club per cui ha militato nella massima serie e nessuno si aspettava che poco dopo si sarebbe dovuto fermare.
A 34 anni aveva messo in preventivo di proseguire finché avrebbe mantenuto delle prestazioni di alto livello ma non aveva messo in preventivo che la sua parentesi sul campo potesse subire un arresto immediato pochi giorni dopo l’inizio della nuova stagione calcistica.
Nella notte tra il 6 e il 7 settembre è stato fermato per guida in stato di ebbrezza e poco prima si sarebbe macchiato del reato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza, fatti che sono costati molto cari al centravanti.
Una condanna esemplare per un fatto grave di cui si è macchiato
I tifosi del Monaco non si capacitano dell’accaduto, consapevoli di dover rinunciare a uno dei giocatori più forti del proprio organico, capace di arrivare in doppia cifra in tutte e cinque le ultime stagioni in cui è sceso in campo con il club del Principato.
Lui è l’ex capitano dei biancorossi Wissam Ben Yedder, che è stato condannato dal tribunale penale di Nizza a due anni di reclusione con condizionale e a una multa di 5.000 euro per i fatti sopracitati. A riportare la notizia è il quotidiano francese L’Equipe.
Non potrà scendere in campo per due anni, la carriera è compromessa
Il nazionale francese è stato condannato anche a sei mesi di sospensione della patente e all’obbligo di assistenza e risarcimento per la vittima, una giovane donna di 23 anni. Alla precedente udienza di metà ottobre Ben Yedder ha ammesso i reati stradali, ma ha affermato di non ricordare nulla dei reati sessuali.
Una sentenza rapida che punisce l’ex centravanti anche del Siviglia, di origini tunisine, che era attualmente svincolato, in attesa di un responso che è arrivato nelle ultime ore e che lo costringerà a ipotizzare un ritiro anticipato.