Infortunio a Monaco: È rimasto il segno a vita | Sfregiato in faccia, carriera finita
Brutto infortunio a Monaco ed enorme cicatrice sul volto: tanti punti di sutura, la sua carriera è a rischio
Non a tutti i calciatori è riservato lo stesso destino. Tutti sognerebbero di avere una carriera gloriosa costellata da trofei ma non è possibile per tutti. Ci sono addirittura molti che appendono gli scarpini al chiodo prematuramente, non perchè siano avanti con l’età ma per gli infortuni.
Alcuni atleti, nonostante si allenino e vengano seguiti quotidianamente, non hanno la genetica dalla loro parte. Molti sono come degli swarovski, dei veri e propri gioielli di cristallo, dal talento innato che non hanno mai potuto esprimere appieno.
Chi fa parte di questa categoria ha avuto il proprio percorso calcistico dimezzato o addirittura cancellato. Si è dovuto arrendere ad una incontrollabile sorte, non riuscendo mai a recuperare al 100% dall’accaduto nonostante le molteplici operazioni e i lunghissimi tempi di recupero.
Nella nostra Serie A potremmo sfilare una lista lunghissima. Marco Van Basten, Roberto Baggio, Alexandre Pato, Ronaldo Nazario, Giuseppe Rossi e tanti altri. Tutti calciatori che hanno dovuto abbandonare anticipatamente il mondo del calcio ma che a suo modo hanno lasciato la loro impronta.
Carriera a rischio
A questo elenco si sarebbe potuta aggiungere un’altra figura. Si tratta di un calciatore che ha militato in Parma, Atalanta, Juventus e Milan, e che ha vinto numerosi trofei con i propri club e la Nazionale Italiana, tra cui Champions League e Mondiale.
Parliamo di Filippo Inzaghi, comunemente conosciuto come Super Pippo, che rischiò la carriera nel 1998. Durante il match tra Monaco e Juventus, a causa di uno scontro con Diawara finì a terra con il volto pieno di sangue, al quale conseguirono 20 punti di sutura sul labbro. Un evento che lo costrinse per un certo periodo di tempo a giocare con una copertura in silicone, per evitare che si riaprisse la ferita.
Sognare in grande
Ancora oggi porta quella dolente cicatrice in viso ma fortunatamente il peggio è passato. Dopo aver dato l’addio al calcio con una rete nella gara tra Milan e Novara ha iniziato il suo percorso da allenatore, che oscilla tra Serie A e Serie B con i suoi alti e bassi.
Attualmente siede sulla panchina del Pisa, sognando la promozione nella massima divisione italiana. Siamo oramai giunti a metà stagione, parte dei conti sono stati già fatti ed è momentaneamente posizionato secondo in classifica. L’obiettivo è chiaro ed il mister piacentino farà di tutto per ottenerlo, lottando fino alla fine contro il Sassuolo di Fabio Grosso.