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L’azzurro,”Ho 50 euro sul conto”: dal Mondiale al tentato suicidio | Avevo preso la pistola

Disperazione - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

L’azzurro ha rilasciato delle dichiarazioni shock: aveva perso tutto ciò che aveva sul conto, ha tentato il suicidio

Per molti tifosi, quando si parla di atleti, si fa riferimento a coloro i quali hanno una vita perfetta. Eppure non è così, anche loro sono esseri umani ed hanno le loro problematiche, che incidono e mutano inevitabilmente la loro condizione mentale.

Il fattore psicologico è un argomento che sta trovando man mano sempre più spazio ed assumendo più importanza. Fino ad oggi è stato troppo sottovalutato, non comprendendo che la salute mentale sia importante tanto quanto quella fisica.

Essere sani o meno da quel punto di vista influenza le loro prestazioni. È ciò che ha cercato di spiegare l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che definisce la salute mentale come la base per il benessere e il funzionamento efficace degli individui.

Aggiunge poi: “La salute mentale è la capacità di pensare, imparare e comprendere le proprie emozioni e le reazioni degli altri. La salute mentale è uno stato di equilibrio, sia interno che con l’ambiente. Alla produzione di questo equilibrio partecipano fattori fisici, psicologici, sociali, culturali, spirituali e altri fattori interconnessi. Esistono legami inseparabili tra salute mentale e fisica”.

Non è da sottovalutare

Come per tutto, ha i propri momenti. È impossibile essere sempre al massimo del benessere o nella crisi più totale ma si attraversano dei periodi in base ai quali avremo dei modi ben definiti di pensare, agire e percepire.

Sta all’uomo essere in grado di adattarsi e reagire. L’importante è che non venga sottovalutata ma curata sotto ogni suo aspetto. Non a caso sono moltissimi gli sportivi che negli ultimi anni si stanno rivolgendo a dei professionisti, con l’obiettivo di raggiungere la condizione in cui si ha una mens sana in un corpore sano.

FIGC – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Tentato suicidio

Fa rabbrividire la storia raccontata da un campione del mondo azzurro, riguardo proprio il suo stato psico-fisico in seguito ad un bruttissimo periodo vissuto. Pariamo di Giuseppe Gibilisco, vincitore della medaglia d’oro ai Mondiali di Atletica nel 2003 a Parigi e della medaglia di bronzo ad Atene 2004, la cui carriera subì una brusca frenata nel 2007 a causa della squalifica di 2 anni ricevuta per doping dal Tribunale CONI.

Ha parlato di quanto sia stato difficile per lui vivere quel momento, così difficile da esser vicino a farla finita: “Mi erano rimasti 43 euro sul conto, ho anche pensato di ammazzarmi e ho preso in mano la pistola d’ordinanza”. Oggi ha fortunatamente preso la sua vita in mano e riveste la carica di Assessore dello Sport nella sua città Natale, Siracusa, ed è in procinto di lanciare nuovissimi progetti. La ferita è ancora aperta ma non intende più fermarsi e ritornare in quell’accaduto, invitando tutti gli atleti a salvaguardarsi e a non fermarsi dinanzi le più insormontabili difficoltà.