“Mi ha salvato da una denuncia”: il caso ultras tira in mezzo il presidente | Il Club sapeva tutto
Dichiarazioni shock fuoriuscite dall’inchiesta Ultras: l’uomo è stato salvato da una denuncia, messo in ballo il nome del Presidente
Mentre la rosa di Simone Inzaghi si prepara a scendere in campo contro il Cagliari di Davide Nicola per il match valevole per la 18esima giornata di Serie A, la società si occupa di faccende esterne. Nello specifico dell’inchiesta Ultras, che nelle ultime ore ha avuto nuovi risvolti.
Nelle ultime settimane ci sono stati nuovi arresti, comandati dai PM Paolo Storari e Sara Ombra. Sono stati catturati sia esponenti della Curva Sud rossonera che della Curva Nord nerazzurra, ampliando il numero di catture.
Secondo quanto riportato dal prestigioso giornale “Il Fatto Quotidiano”, il gip Domenico Santoro avrebbe deciso di proseguire con pugno fermo nella vicenda. Vorrebbe procedere con giudizio immediato per i 18 indagati, con la data di udienza già fissata.
Riguarda i 16 tenuti in carcere in maniera cautelare e i 2 agli arresti domiciliari. Si terrà precisamente il prossimo 20 Febbraio, accusati di esser parte di associazioni a delinquere ma un quadro più completo potremo averlo solamente il prossimo anno, con la ripresa delle indagini.
Dichiarazioni shock
Per ora, come riportato dal Corriere della Sera, è stato resa pubblica una parte del verbale di un ex ultras dell’Inter, Andrea Berretta. Il suddetto è stato arrestato lo scorso 4 Settembre per l’omicidio di Antonio Bellocco, figura facente parte della ndrangheta.
Attualmente collabora con la giustizia ed ha confessato. Il tutto è stato riportato dalle Forze dell’Ordine in un maxi documento di centinaia di pagine, all’interno del quale c’è scritto che grazie all’intervento del dirigente Giuseppe Marotta è stata bloccata una denuncia a suo carico da parte della Digos. Una dichiarazione forte, immediatamente smentita dal Presidente nerazzurro e dal club.
Il racconto ai PM
Ecco le parole di Berretta, iniziando dal bagarinaggio dei biglietti su Juve-Inter, citando anche Milan-Torino:“Ricevo una chiamata – racconta Beretta – e questo qui comincia a insultarmi (‘Non me ne fotte un c**o di voi, io non passo guai per voi’), nasce una discussione al telefono, io resisto 10 secondi e poi vado giù, ‘mi hai rotto i c***i, vieni qua che ti ammazzo di botte’, solite cose. È degenerata, lui mi chiude il telefono in faccia e va subito alla Digos a dirgli che io lo avevo minacciato al telefono, e la Digos gli dice ‘ok, noi prendiamo la tua denuncia, però deve essere fatta in carta intestata dalla società”.
Ha poi citato Marotta: “Allora lui va in società, si mette a scrivere, passa Claudio Sala (dirigente Inter responsabile della sicurezza della prima squadra) e gli dice ‘ma cosa stai facendo? Ma lo sa il direttore (Marotta)? Avvisiamo prima che metti di mezzo la società”. E dopo è passato Marotta e fa a Silva “Guardi, se lei vuole fare la denuncia la fa a nome suo, non con la società”. I PM hanno chiesto all’ultras come fosse così sicuro dell’accaduto ed ha risposto di averlo saputo da Sala. Affermazioni audaci, che rendono l’inchiesta tutt’altro che conclusa.