“I motivi della squalifica”: svelato il caso Doping | La verità su Sinner prima degli Australian
Futuro appeso a un filo per Sinner, la squalifica incombe a pochi giorni dall’inizio della stagione, ecco cosa rischia il campione azzurro
Jannik Sinner ha iniziato la preparazione in vista della nuova stagione in cui dovrà confermarsi il numero uno del ranking maschile. L’annata appena trascorsa l’ha visto padrone incontrastato del circuito, con otto trofei e il contributo decisivo nel trionfo della Nazionale italiana in Coppa Davis per un bis storico.
I rivali non hanno potuto niente di fronte allo strapotere dell’altoatesino che ha dovuto, però, fronteggiare dei momenti complicati, dal problema all’anca al disturbo fisico che lo ha costretto a rinunciare a partecipare alle Olimpiadi di Parigi, fino al caso Clostebol per la positività riscontrata.
La questione è ancora aperta, dato il ricorso al Tas da parte della WADA, in attesa di sapere la data in cui sarà emessa la sentenza in merito a una presunta squalifica che potrebbe tarpare le ali al campione azzurro.
Intanto Jannik è concentrato sul primo appuntamento stagionale, gli Australian Open che si svolgeranno a Melbourne dal 12 al 26 gennaio e a cui parteciperà da campione in carica.
Perchè Sinner rischia la squalifica
Per quanto riguarda la vicenda Clostebol, il Tribunale Indipendente aveva scagionato Jannik per nessuna colpa o negligenza ma il ricorso è avvenuto in quanto gli errori evidenti del suo staff devono ricadere su di lui sulla base del concetto di responsabilità oggettiva.
Il rischio è quello di vedere Jannik fuori dal campo da uno a due anni. In un’intervista esclusiva concessa al sito tennis365.com il CEO dell’ITIA, Karen Moorhouse, ha dichiarato: “Se risulti positivo a una sostanza vietata, il punto di partenza per una possibile squalifica è di quattro anni. Se si può dimostrare che non sia stato intenzionale, la pena si riduce a due anni“.
Sinner resta fiducioso ma potrebbe restare almeno un anno fuori dal campo
La spiegazione prosegue così: “Per Sinner c’è la complicazione che il suo sia un prodotto non contaminato, in quanto il fisioterapista ha usato sul suo dito il prodotto in questione che conteneva il principio attivo dopante. Per questo, l’intervallo della squalifica va da uno a due anni“.
L’apprensione resta ma Jannik si è sempre detto fiducioso, consapevole di non aver commesso nessuna irregolarità che possa aver influito sul rendimento costante avuto lo scorso anno.