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Addio al calcio, investo 100 milioni | Da numero 10 a manager: “L’azienda vale miliardi”

Scarpini appesi al chiodo - foto FACEBOOK - Interdipendenza.net

Appesi gli scarpini al chiodo, è diventato un imprenditore di successo: il numero 10 ha investito milioni di euro

Dopo aver dedicato una vita al calcio, inevitabilmente arriva il momento in cui sei costretto a smettere. Dopo aver calciato quel pallone per anni ed anni, giunge il fatidico giorno in cui si non si può far altro che appendere gli scarpini al chiodo e guardarsi indietro con il sorriso.

Quando gli atleti terminano la loro carriera, è quasi come se ritornassero ragazzini, perchè inizia ad assalirgli il dubbio di cosa fare non potendo più calcare il terreno di gioco. Molti diranno che la maggioranza lavorano ugualmente nel mondo che accerchia questo sport ma non è così.

Dallo studio fornito dall’AIC, solamente il 15% dei calciatori lavora nell’ambito del calcio una volta smesso. Un dato sorprendente, che dimostra come una grandissima percentuale non diventi allenatore, direttore sportivo, manager o conduttore ma si dedichi a tutt’altro.

Iniziano a coltivare le passioni nate da bambini o i propri hobby. C’è chi ha iniziato a guidare auto da corsa, chi ha iniziato a produrre vini o chi è diventato professionista in diversi settori: dalle carte da tavolo, al golf, agli sport da combattimento e così via.

Vita da imprenditori

C’è anche chi ci ha provato, prima di abbracciare una vita totalmente estranea al calcio, come Keisuke Honda. L’ex calciatore del Milan, dopo aver sperimentato la professione di allenatore della Cambogia, ha deciso di dedicarsi agli investimenti.

L’unico calciatore giapponese del club con sede in Via Aldo Rossi ha impiegato il suo capitale in start up impegnate nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Una delle sue tante idee ambiziose nel campo della finanza, tanto da esser già a capo di X&KSK, un fondo da 100 milioni di euro e fondatore della Dreamers VC, insieme al celebre attore americano Will Smith.

Keisuke Honda – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Piano di investimenti

Tutto ciò ha un unico fine: creare un’enorme azienda giapponese privata che raggiunga un valore di mercato pari a circa 10 miliardi di euro. Un obiettivo molto complicato ma nel quale lui crede fermamente; di fatti ha iniziato ad investirci firmando un assegno da 100 milioni di euro.

Le parole del classe 1986: “So che questa è una sfida difficile, ma considerando tutto ciò che i giapponesi hanno realizzato, credo che sia assolutamente possibile. Ringrazio il mio passato da calciatore per questa possibilità”. Un sogno che per lui si realizza. Dopo aver scritto ad 11 anni in un tema di vestire la maglia rossonera ed averlo compiuto, adesso tocca agli affari. Un’aspirazione nata già verso i suoi 30 anni, periodo in cui iniziò acquistando per 3 milioni di euro il club austriaco SV Horn, che milita in Serie B.