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Compagno trovato senza vita: lo juventino ammette tutto | “Amava la vita”

Lutto al braccio - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

L’amico di sempre ritrovato senza vita: la commemorazione carica di emozione ed affetto da parte dei compagni di squadra

Da tutti i giornali e sulle pagine social è stata riportata una notizia di cronaca straziante. Sono quei post o quegli articoli pubblicati che ti lasciano praticamente senza parole, dinanzi ai quali non si può far altro che provare un enorme dispiacere.

Come riportato dai compagni di squadra, la sua scomparsa è un dolore incolmabile. La sua figura e la sua presenza non verranno mai dimenticate ma continueranno a vivere per tutta la vita nella memoria dei suoi affetti.

Ciò che ha ancor più colpito gli amici è venire a conoscenza di una svolta clamorosa sull’investigazione del suo decesso. Inizialmente era stato ufficializzato che si trattasse di suicidio ma grazie alle indagini la “vera” verità è venuta a galla.

È stata di fatti condannata l’ex fidanzata Isabella, con l’accusa di omicidio volontario con concorso di ignoti. Un sospiro di sollievo per i suoi compagni, da sempre convinti che non avesse deciso di togliersi la vita perchè sapevano quanto la amasse e quanto ci fosse legato.

Una lunga attesa

Hanno sempre sostenuto di credere nella giustizia e sono contenti ed appagati per l’esito ricevuto, anche se hanno dovuto attendere 35 lunghi anni. Di fatti uno della sua cerchia di fiducia ha affermato: “Quella sentenza ridà dignità a noi, che gli abbiamo tutti voluto bene, ma soprattutto alla sua famiglia, che per anni ha dovuto vivere con un ricordo di Denis ferito da chi diceva che si era ucciso. Oggi sappiamo che non è stato così”.

Ha poi continuato dicendo:Era il migliore di tutti noi e lo abbiamo detto in tutte le salse. Un ragazzo meraviglioso, solare, con una parola buona per tutti i compagni. Simpatico e gioviale. Insomma, il mio fratellone maggiore perché era più vecchio di me”.

Simbolo di lutto – foto INSTAGRAM – Interdipendenza.net

Giustizia fatta

Parliamo di Denis Bergamini, ex calciatore della Juventus e del Cosenza che conquistò la storica promozione in Serie B nel campionato 1987-88, morto in data 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico, lungo la SS106 Jonica. Dopo la sentenza del giudice, i membri di quella rosa si sono riuniti nei pressi della sua tomba a Boccaleone, un gesto nobile per continuare a ricordarlo.

Intervistato dal Corriere di Bologna, Michele Padovano, uno dei suoi compagni si è espresso con commozione: “È come se quel Cosenza non avesse mai smesso di giocare. Dopo 35 anni mi è sembrato che il tempo si sia fermato e nulla sia cambiato. Un momento bello e piacevole, soprattutto ora che finalmente abbiamo iniziato a scoprire quella che è la verità. È stata una giornata bellissima per tutti”. Un legame così forte che suo figlio porta il nome di Denis; ancor più orgoglioso di averglielo dato dopo aver scoperto la realtà dei fatti.