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“La coca è un brutto vizietto” | Il nerazzurro ammette tutto: depresso dalla panchina all’Inter

Palloni - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

Il nerazzurro ha svelato tutto, dichiarazioni sconvolgenti: ha ammesso di aver fatto uso di sostanze stupefacenti

Molti credono che quando si diventa calciatori di un certo livello e si guadagna un’importante somma, tutti i problemi siano risolti. Eppure, come la storia ci insegna, non è così, perchè gestire tanta fama e denaro non è per nulla semplice.

La lista di atleti che sono spariti dalla circolazione, per non esser stati in grado di amministrare le proprie finanze, è lunghissima. Quando si passa dal non aver nulla o l’aver poco al potersi permettere tutto, è facile cadere nelle dipendenze.

Questo perchè c’è mancanza di nuovi stimoli, che solo i vizi possono darti. Una brutta vicenda da affrontare, che nella maggioranza dei casi ha reso impossibile salvare illustri carriere, facendogli perdere tutto e finire nel dimenticatoio.

Uscirne, quando si possiede una quantità di denaro così elevata, è ancor più arduo. Questo perchè hanno sempre la materia prima per riprovarci, motivo per cui nei tempi odierni si sta diffondendo il farsi seguire da professionisti, con l’obiettivo di non cadere nei vezzi e di rischiare la propria salute.

Carriera cestinata

È ciò che è successo a questo giocatore, che a causa dell’utilizzo di sostanze stupefacenti ha cestinato la sua carriera. Ha ammesso di aver fatto utilizzo di cocaina, che però ad un certo punto era diventato qualcosa di più di un semplice vizietto.

Ha spiegato che è arrivato in una fase in cui non provasse più piacere ma che non riuscisse a comandarsi. Sentiva sempre il bisogno farne uso, soprattutto nei momenti più complicati come un infortunio, dove doveva colmare alcune lacune emotive che però non hanno portato ad altro che al suo ritiro.

Fabio Macellari – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Nuova vita

Parliamo di Fabio Macellari, difensore mancino che ha militato in Serie A nei primi anni 2000. Dopo la Pro Sesto, il Lecce ed il Cagliari ebbe il privilegio di indossare la maglia dell’Inter di Marcello Lippi, dove sfortunatamente durò solamente 7 partite, sfiorando il cielo solamente con un dito.

Guadagnava 1 miliardo e 300 milioni di lire a stagione, una cifra astronomica per l’epoca, che non gli è stata d’aiuto. Dopo i nerazzurri c’è stato un vero e proprio tracollo, giocando in squadre di serie minore fino ad appendere gli scarpini al chiodo nel 2015 nel Castor Tortolì. Troppi soldi che sono stati sperperati nel corso della sua vita a tal punto da lavorare come muratore, panettiere e cameriere. Oggi conduce una nuova vita nelle valli piacentine nel suo casolare, isolato da tutto e tutti e con il desiderio di godersi la sua esistenza così com’è.