Esulta in faccia al pubblico: caos negli spogliatoio | “Colpito dagli avversari”
L'ultimo derby di Torino - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
L’esultanza è stata provocatoria ed eccessiva, i tifosi non la prendono bene e nello spogliatoio il clima diventa incandescente
Uno dei derby più sentiti d’Italia è quello di Torino. I granata storicamente hanno fatto fatica a imporsi sui più blasonati avversari ma le eccezioni non mancano. L’ultimo scontro è avvenuto poche settimane fa e si è concluso in parità. Il nervosismo sul terreno di gioco e a bordo campo è stato palpabile tanto che i due allenatori, Paolo Vanoli e Thiago Motta, sono stati allontanati dal direttore di gara dopo un acceso diverbio.
Un match equilibrato, con il risultato finale che ne è stata la conseguenza. Un buon punto per il Torino che continua a mantenersi lontano dalla zona calda della graduatoria, mentre i bianconeri sono ancora alle prese con l’aggancio alla Lazio, ferma al quarto posto.
La curva Maratona è da sempre molto calorosa e ha contestato in più occasioni il recente operato del patron Urbano Cairo, reo di aver indebolito l’organico con alcune cessioni che ne avrebbe diminuito il tasso tecnico.
Una delle presidenze più longeve della serie A si trova in una fase di stasi, con investimenti finalizzati a mantenere la categoria, senza cercare di alzare l’asticella e a puntare a un posizionamento europeo.
Il goal e poi l’esultanza polemica, i tifosi lo fischiano
Tanti i derby combattuti che si sono disputati anche a inizio secolo, come quello raccontato di recente dall’ex calciatore del Torino Antonino Asta al podcast Non è più domenica, condotto da Matteo Fantozzi e da Rocco Di Vincenzo, concluso con un rocambolesco 2 a 2.
Nel finale il pari bianconero fu realizzato da Enzo Maresca, attuale allenatore del Chelsea, che fece il gesto delle corna del toro per schernire gli avversari ed è svelato un retroscena sulla reazione dei granata.
Nello spogliatoio c’è stata una rissa, la vendetta è servita
Asta racconta: “A fine partita, dopo le famose corna di Maresca, c’erano Moggi, Bettega e Giraudo a correre per difenderlo. Maresca corre nel sottopasso, non è che è successo chissà che cosa ma qualche ciaffettina l’ha presa“.
Il pari della Juventus fu poi decisivo per la vittoria dello scudetto del 5 maggio 2002, approfittando della concomitante sconfitta dell’Inter all’Olimpico contro la Lazio.