Rissa in campo, l’arbitro espelle la squadra per intero | 11 rossi, non era mai successo
Parte la rissa sul terreno di gioco e il direttore di gara è obbligato a estrarre ben 11 cartellini rossi, non era mai successo nella storia del calcio
Non solo giocate di pregevole fattura e reti pesanti. Il mondo del calcio regala spesso episodi di efferato agonismo sul terreno di gioco, con interventi che rischiano di rovinare la carriera di un giocatore e provocargli infortuni di grave entità.
Le entrate da killer devono essere sanzionate per cercare di porre un freno ad animi particolarmente accesi che possono provocare anche proteste provenienti dagli spalti o da bordo campo, con il nervosismo che rischia di divampare.
Un fatto del genere è avvenuto nello scorso fine settimana del calcio dilettantistico, con un vero e proprio record di cartellini rossi che hanno provocato la sospensione della partita.
A Castell’Umberto in Sicilia sono scesi in campo la Sfarandina e il Lipari per una sfida di cartello della Prima categoria della provincia di Messina, con i tifosi che era sopraggiunti con la speranza di assistere a una gara di buon livello ma non si sarebbero mai aspettati di dover tornare a casa prima del dovuto.
Ecco cosa è successo in campo, non era mai avvenuto prima
Intorno alla mezz’ora di gioco, con il risultato ancora fermo sul risultato di 0 a 0, un fallo commesso dal giocatore D’Ambraha provocato una rissa che ha coinvolto diversi giocatori di entrambe le compagini.
L’arbitro ha espulso sei calciatori dei locali e cinque della squadra liparota, sospendendo così il match. Adesso si attende il referto dell’arbitro e quindi le decisioni della Lega, con possibili sanzioni economiche che potrebbero colpire le due società.
Parla il presidente della squadra ospite, le sue parole sono condivisibili
Il presidente del Lipari, Andrea Tesoriero, si è dissociato da quanto accaduto in una nota ufficiale che recita: “Il presidente ed i dirigenti in attesa di leggere il referto ufficiale del giudice sportivo, prendono le dovute distanze dai comportamenti tenuti dai propri tesserati che hanno portato alla sospensione della partita“.
Una vicenda spiacevole che lede l’immagine pubblica dello sport più amato e praticato dagli italiani: “Si è impegnati tutti i giorni per diffondere principi di sport e di lealtà. Proviamo delusione, amarezza e vergogna per ciò che è accaduto e porgiamo le dovute scuse al direttore di gara ed addetti ai lavori“.