Addio al calcio, il bianconero annuncia il ritiro | Smette a soli 30 anni
A soli 30 anni decide di chiudere, per sempre, con il mondo del calcio: il bianconero appende le scarpette al chiodo
Una carriera calcistica condizionata da pesanti infortuni che lo hanno costretto addirittura a prendere la drastica decisione di ritirarsi a 30 anni dal mondo del calcio.
Una decisione, appunto, sofferta ma non avrebbe potuto fare altrimenti visto che il fastidio al ginocchio era sempre presente e non c’era possibilità di smaltire il dolore.
In bianconero avrebbe potuto fare molto di più. Se ne rende conto lo stesso ex calciatore tanto da parlarne nel corso di una intervista rilasciata ai microfoni de “Diario La Capital“.
Il calcio giocato è solo un ricordo, anche se non riesce proprio a staccarsi da questo mondo. Possibile che, nel suo futuro, possa esserci ancora spazio, ma con un altro ruolo.
Lascia il calcio a 30 anni, troppi infortuni per il bianconero: annuncio doloroso
In Serie A è stata una vera e propria meteora visto che non ha mai fatto l’esordio ufficiale in campionato. A portarlo in Italia l’Udinese che, a soli 16 anni, lo fa crescere nelle giovanili del club friulano. In Primavera, Federico Laurito, dimostra di saperci fare. Ben 37 reti in 44 apparizioni con l’Under 20 bianconera. Nella massima serie, però, il numero delle presenze è sempre stato fermo a 0. Viene mandato a farsi le ossa in B con Livorno, Venezia ed Empoli. Anche in queste squadre, però, il minutaggio scarseggia.
Poi il ritorno in Sudamerica (dove era stato prelevato dal Newell’s Old Boys) dove ha vestito varie maglie. Fino a quando, nel 2021, non decide di appendere le famose scarpette al chiodo chiudendo la sua carriera da centravanti tra le fila dell’Independiente de Medellin. Da quasi quattro anni Laurito non mette più piede in campo. Troppi gli infortuni che ha avuto. In particolar modo al ginocchio dove è stato fermo per quasi un anno.
Troppi infortuni, si ritira dal calcio a soli 30 anni: “Ho detto basta”
Nel corso dell’intervista ha raccontato della sua esperienza in quel di Udine dove gli osservatori lo adocchiarono durante il Sudamericano U15 dove vinse il titolo di capocannoniere. Il trasferimento in Italia, però, è stato un duro colpo per l’ex calciatore che è dovuto crescere ed iniziare a fare i primi sacrifici. La mancanza della famiglia e degli amici era innegabile. Nonostante l’impegno, soprattutto in Primavera, Laurito non riusciva ad avere spazio e decise di provare nuove esperienze sempre nel nostro Paese. Una carriera, come riportato in precedenza, costellata da pesanti infortuni.
Basti pensare che si è sottoposto ad intervento al ginocchio destro per ben nove volte. Non solo: tre volte si è rotto il crociato. Una sofferenza, per Laurito, ogni volta che affrontava le visite mediche. Gli infortuni lo condizionavano anche in campo, sapeva bene che non avrebbe più potuto giocare come prima. La velocità, potenza e forza erano soltanto un lontano ricordo. Poi la decisione di mollare tutto: “Ho smesso di giocare a 30 anni per un’usura delle articolazioni dove non c’era rimedio. Non volevo più soffrire e ho detto basta“.