“Ho battuto Federer, poi ho scoperto la droga”: mondo del tennis sotto choc
Il mondo del tennis è rimasto impietrito dalla notizia: una straordinaria carriera distrutta dall’uso di droghe
Non tutte le compagnie ti migliorano. Ci sono alcune che piuttosto che aiutarti ti distruggono, mandando in fumo tutto ciò che hai sempre sognato e per cui hai lavorato. Ed è ciò che è accaduto ad un noto tennista, che a causa di alcuni amici ha gettato al vento una straordinaria carriera.
Non sempre la fama ed il successo portano sulla buona strada. Ha iniziato dominando nelle competizioni Nazionali fino a raggiungere in poco tempo i massimi palcoscenici mondiali. L’ascesa però è stata frenata da una terribile dipendenza, della quale è stato succube per anni.
E pensare che la sua famiglia abbia fatto all-in su di lui. Il padre, così convinto dal potenziale di suo figlio ha venduto sia la casa che la pizzeria di proprietà per sostenerlo. Una storia simile a quella dell’intramontabile campione Novak Djokovic, che però fortunatamente seguì la strada giusta.
Era riuscito anche a trovare, alla sola età di 19 anni, uno sponsor di racchette, in occasione della sua partecipazione a Wimbledon. Un percorso oramai scritto, rovinato da un compagno di allenamento tossicodipendente di eroina.
Tunnel vizioso
Secondo i suoi racconti, non accettò immediatamente ma ad un certo punto cedette. Si arrese, non avendo la consapevolezza che sarebbe caduto in un lungo tunnel che gli costò tutto, demolendo tutto ciò che aveva costruito fino a quel momento.
Aveva accumulato una quantità enorme di debiti per avere più dosi e ripagarle, andando in ospedale per più di 10 volte. Era in una condizione fisica così disastrosa che non era più in grado di giocare a tennis, avendo addirittura difficoltà nel camminare e nel comunicare.
Dall’apice alla devastazione
Parliamo di Nikola Gnjatovic, ex tennista serbo nato nel 1979. Un enorme rimpianto che si porterà per tutta la vita date le sue eccellenti abilità con la racchetta, tanto da aver riportato in una sua recente intervista di aver battuto nei campionati Under 18 la leggenda Roger Federer.
Il suo incubo è durato oltre 15 anni. Tra cliniche ed infinite terapie oggi è ritornato a condurre una vita normale e di esser pulito da 3 anni. Attualmente riveste il ruolo di maestro di tennis, nonostante il suo passato sembri perseguitarlo e mettergli i bastoni tra le ruote: “Non posso cambiare il passato, ma non ho mai fatto niente di male ai miei allievi, anche nei miei momenti peggiori. Avrei preferito tagliarmi una mano piuttosto che dare droghe ai bambini”. Una ferita ancora aperta, che il 45enne vorrebbe chiudere per sempre aprendo un nuovo capitolo della sua vita.