Si scaglia contro l’arbitro e lo picchia, poi si toglie la vita | E’ una tragedia
Prima sfoga la sua rabbia nei confronti del direttore di gara e poi si toglie la vita, una vera tragedia si consuma nel mondo del calcio
Il racconto che state per leggere ha dell’incredibile. Ci troviamo nei dintorni di Buenos Aires, durante una gara di calcio amatoriale. Il match è sospeso dopo l’aggressione nei confronti dell’arbitro Ariel Paniagua, steso a terra dopo aver ricevuto un calcio alla testa, con il ricovero in ospedale dopo i primi e immediati soccorsi e la denuncia che è stata sporta subito dopo.
Ma siamo solo all’inizio. A rendere tragico l’evento capitato sul terreno di gioco è la diffusione sul web delle immagini della violenza che sono state riprese da uno degli spettatori con il suo cellulare, diventando subito virali.
Prima il cartellino giallo, poi la spinta al direttore di gara che estrae il rosso. Partono gli insulti prima di due pugni sferrati in faccia, che fanno crollare al suolo l’arbitro, poi svenuto in seguito a un calcio alla testa.
Gli altri giocatori hanno cercato di placare gli animi e dare assistenza alla vittima. La vicenda non si è conclusa con una pesante squalifica ma con un epilogo tragico che era imprevedibile fino a quel momento.
Nessuno si aspettava che la situazione potesse degenerare nel giro di poche ore
Lunedì il giocatore, Williams Alexander Tapon, è stato denunciato per tentato omicidio aggravato nell’ambito di un evento sportivo, dopo la testimonianza riportata dal direttore di gara.
Nella notte successiva il giovane calciatore è stato trovato morto sui binari di una ferrovia. Secondo fonti della polizia, il 24enne avrebbe ricevuto un colpo d’arma da fuoco alla testa e le indagini avrebbero classificato il caso come suicidio.
Una vita spezzata a causa delle tante critiche ricevute, tanti l’avranno sulla coscienza
Il calciatore dilettante avrebbe preso la tragica decisione dopo che le immagini del suo feroce attacco all’arbitro sono divenute virali e la gogna mediatica era diventata per lui ingestibile.
La notizia del suicidio è stata confermata dai parenti del giocatore, che hanno denunciato le pressioni dell’arbitro prima che il fatto fosse reso pubblico. Una vicenda controversa, in cui è evidente anche il peso della diffusione di immagini che possono ledere la sensibilità di un individuo, reo di aver commesso un atto illecito e grave, na che non ha saputo difendersi.