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Portiere all’attaccante: “Scimmia” | Partita sospesa: stella brasiliana sotto choc

No To Racism - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

Il portiere si rivolge in maniera spregevole alla stella del Brasile: indagato dalla Federazione per gravi insulti razzisti

Dal 2001 il mondo del calcio collabora con l’organizzazione FARE, una rete di gruppi che lavora contro le discriminazioni sui campi da gioco. Fu un passo fondamentale compiuto più di 2 decenni fa, che condanna qualunque tipo di distinzione venga fatta negli Stadi.

Dopo 24 anni è oramai presente ovunque. Negli eventi e nelle pubblicazioni di maggiore rilievo il loro nome è sempre leggibile, con l’obiettivo di mandare un messaggio contro ogni forma di razzismo ed abbattere il dogma della diversità per il colore della pelle.

L’#NOTORACISM vuole sviluppare forti strategie contro questo problema, che continua a verificarsi nell’epoca attuale. Sembra assurdo dover ancora spiegare questo concetto ai giorni nostri ma per molti è purtroppo doveroso.

L’iniziativa è sostenuta dalla maggioranza del globo terreste ma ancora non è abbastanza. A prescindere dalla disciplina o da qualunque mestiere si faccia nella vita, una persona deve essere giudicata per le sue abilità impiegate in un determinato campo e nient’altro.

Nuovo caso

Poche ore fa si è verificato l’ennesimo episodio, questa volta però proveniente tra i protagonisti presenti sul terreno di gioco e non da una delle due tifoserie. La partita in questione era Brasile-Bolivia, terminata con una vittoria per 2-1 a favore dei verdeoro.

L’attaccante della Seleção è stato vittima di pesanti insulti razzisti da parte del portiere dei Los Tiahuanacos. Una circostanza gravissima, immediatamente denunciata dalla Federcalcio del paese 5 volte Campione del mondo, la CBF, presso la Conmebol e le autorità locali.

Maglia Brasile N.7 – foto INSTAGRAM – Interdipendenza.net

Insulti gravissimi

Il 18enne Rayan, la stella della Nazionale Brasiliana U20, ha testimoniato di aver ricevuto una pesantissima offesa in spagnolo da parte del portiere avversario, Fabian Pereira, nei minuti finali della partita. L’estremo difensore lo avrebbe chiamato “mono“, (scimmia in spagnolo), mimando anche l’animale in questione senza alcun tipo di freno.

La Federazione non ha esitata nell’esprimere la sua rabbia e delusione per l’accaduto in campo. Lo ha fatto tramite un comunicato ufficiale, attendendo con speranza che la giustizia faccia il suo corso e che Pereira abbia la punizione gli spetti: “E’ ripugnante assistere nuovamente ad atti di razzismo nei confronti di un atleta. Il razzismo è un crimine, e saremo sempre solidali con chi lo subisce. Non possiamo far finta di nulla, e stiamo prendendo adeguate contromisure affinché i responsabili vengano puniti con il massimo rigore”.