L’arbitro ammette tutto in diretta: “Ha fatto coming out” | Radiato in A per la vita personale
Nel corso di una lunga intervista l’arbitro ha rivelato di essere omossessuale: non potrà più arbitrare in A
Nelle ultime settimane si era parlato moltissimo di lui per alcuni suoi video che avevano scatenato delle polemiche non di poco conto. Tanto è vero che anche la massima Federazione degli arbitri aveva deciso di licenziarlo in tronco.
Questa volta, però, l’ex fischietto fa parlare di sé per un’altra vicenda che non poteva affatto passare inosservata e che ha fatto molto rumore. Anche se, a dire il vero, per più di qualche utente si tratta di una faccenda che non dovrebbe fare nemmeno così tanta notizia.
Nel corso di una lunga intervista il direttore di gara ha affermato di essere omosessuale. Sì, a distanza di tempo, ha deciso di fare “coming out“. Una notizia che, nel giro di pochissimo tempo, ha immediatamente fatto il giro della rete.
Sempre nel suo racconto ci ha tenuto a precisare quali sono stati i motivi che lo hanno spinto a compiere questo importante passo e, soprattutto, di rivelare a tutti la propria omosessualità.
L’arbitro decide di fare coming out, vuotato il sacco: “Avevo vergogna”
Da alcune settimane si continua a parlare di David Coote, l’oramai ex arbitro della Premier League che aveva fatto parlare di sé dopo aver insultato l’ex manager del Liverpool, Jurgen Klopp, in un filmato. Non solo: anche di aver sniffato della polvere bianca con l’aiuto di una banconota. Il tutto il giorno dopo la sfida dei quarti di finale degli ultimi Europei di calcio tra Francia e Portogallo. Episodi che gli sono costati l’inevitabile licenziamento da parte della PGMOL, ovvero l’associazione degli arbitri professionisti.
Nell’intervista rilasciata al “The Sun” ha anche deciso di fare coming out. Il 42enne ha dichiarato in lacrime: “Provavo un senso di vergogna nel periodo dell’adolescenza. L’ho rivelato ai miei genitori a 21 anni. Con i miei amici a 25. La mia sessualità, però, non è stata l’unica ragione per cui mi trovo in questa situazione. Non è stato facile nascondere le mie emozioni, soprattutto in un mondo ‘macho’ come quello del calcio. Come arbitro ho ottime qualità, ma come umano pessime. Da qui ho preso una serie di comportamenti sbagliati“.
Non solo l’omosessualità, l’ex arbitro rivela anche un’altra vicenda
Per tentare di sfuggire via a tutto questo ha cercato rifugio nella droga. Anche se, ci ha tenuto a sottolinearlo, la sua non è stata una dipendenza a tutti gli effetti. Ma solamente un modo per allontanarsi dallo stress e dal lavoro. “Ho vergogna nell’aver intrapreso questa strada. Anche il video che circola non mi riconosco. Non avevo possibilità di fermarmi“.
In conclusione ha voluto rivolgere un appello a tutte quelle persone che si trovano nella sua stessa situazione e che hanno molte difficoltà nel rivelare la propria sessualità: “C’è molto da fare nel calcio ed in questa società per lottare contro la discriminazione. Il mio consiglio è quello di cercare aiuto e di parlarne con qualcuno. In un modo o nell’altro dovete uscire allo scoperto. Non tenetevi tutto dentro“.