Marotta come Moncada: mercato con l’Intelligenza artificiale | Tifosi disgustati
Il direttore dell’Inter ammette di fare ricorso all’intelligenza artificiale per programmare il mercato, i tifosi non se lo aspettavano
L’Inter ha conquistato con merito la qualificazione diretta agli ottavi di finale di Champions League e si prepara ad affrontare il Milan nel terzo derby stagionale, con la speranza di tornare a battere i cugini nella stracittadina per restare in scia del Napoli capolista.
Un match fondamentale per i nerazzurri che potranno contare sul prezioso apporto di Hakan Calhanoglu nel gestire le geometrie in mezzo al campo. Mister Inzaghi si aspetta molto da Lautaro Martinez, in uno splendido momento di forma come testimonia la prima tripletta in carriera in Champions.
Ultime ore di calciomercato per la sessione invernale, con il club di Viale della Liberazione che ha ceduto in prestito due difensori di assoluta prospettiva che non erano centrali nel progetto tecnico dell’allenatore e che altrove avranno maggiori chance di avere un giusto minutaggio.
Tomas Palacios è rimasto in Lombardia ma si è spostato nella vicina Monza, cercando di dare il contributo nell’aiutare i brianzoli a conquistare una salvezza che appare molto complicata, mentre Buchanan approda a Villareal, nell’ambizioso club che si trova al quinto posto in classifica in Liga.
Beppe Marotta ha incontrato i suoi colleghi in un meeting a Milano
Beppe Marotta è stato protagonista della tavola rotonda dal titolo Il profilo del nuovo ds, organizzata all’hotel Sheraton a Milano nell’ambito del programma degli ultimi giorni di calciomercato, e ha avuto modo di raccontare la sua esperienza nel settore.
Ci ha tenuto a sottolineare la centralità del suo ruolo, in quanto determinante nel gestire operazioni in entrata e in uscita, definire accordi per il trasferimento di giocatori e avere le intuizioni giuste e le responsabilità conseguenti di investire il denaro del presidente su un determinato profilo.
L’ammissione spiazza i tifosi, la delusione è palpabile ad Appiano Gentile
Marotta che ha ammesso di non poter prescindere dall’utilizzo di algoritmi per poter definire gli obiettivi di mercato, pratica che è solito compiere Monchada con il Milan: “Io faccio parte di una generazione passata, questo lavoro ormai lo faccio da 50 anni. Oggi mi devo anche io adeguare a concetti e realtà come gli algoritmi o l’intelligenza artificiale. Questi però sono solo strumenti, innovativi: sta all’intelligenza dei professionisti sfruttarli, ma ritengo centrale l’essere umano”.
I tifosi restano spiazzati da questa dichiarazione, convinti che il merito di alcuni colpi in entrata fosse dettato solo dalla sua capacità di sfruttare occasioni che il mercato offriva.