Svolta epocale in società: Marotta lasciato solo da Oaktree | Avrà tutte le cariche
Cambiamento inaspettato nell’organigramma societario dell’Inter, Beppe Marotta avrà i pieni poteri dopo l’addio del proprio braccio destro
Beppe Marotta è divenuto il presidente dell’Inter lo scorso giugno, dopo il cambio di proprietà, con gli Oaktree che hanno preso in mano il club di Viale della Liberazione. Un titolo che il direttore sportivo dei nerazzurri si è meritato dopo essere stato protagonista della crescita qualitativa dell’organico che è tornato a vincere lo Scudetto e a dire la propria in campo internazionale.
Una figura che incarna i valori di una squadra che continua l’ottimo momento di forma, trascinata da un ritrovato Lautaro Martinez e da un undici titolare ben messo in campo da mister Simone Inzaghi.
Inter che ha ceduto in questa finestra invernale due profili di prospettiva del reparto arretrato. Tomas Palacios si è trasferito nella vicina Monza in prestito e ha debuttato nel weekend con i brianzoli, mentre Buchanan ha firmato con il Villareal, club che avrà la possibilità di riscattarlo.
Al posto dell’esterno canadese Marotta ha trovato l’accordo con la Roma per ingaggiare Zalewski, subito decisivo con l’assist che ha consentito a de Vrij di siglare la rete del pareggio nella sfida di San Siro.
Marotta assume un’altra carica, l’Inter è sempre più nelle sue mani
I nerazzurri hanno annunciato l’addio di Alessandro Antonello, CEO Corporate, con Marotta che assumerà anche il ruolo di amministratore delegato. Lascia l’Inter dopo dieci anni in cui ha conquistato sette trofei e ha dato un notevole contributo nella crescita della società.
Una dedizione che è stata riconosciuta anche da Marotta che lo ha ringraziato per l’impegno profuso e per la collaborazione costante avuta nella sua parentesi a Milano, con la conquista della Seconda Stella come momento apicale del sodalizio professionale.
Ha già trovato una nuova sistemazione, accordo a un passo con i rivali
Antonello che firmerà a breve per la Roma, con l’obiettivo di ripetere il proprio percorso professionale in un’altra piazza ambiziosa e calorosa, in cerca di una stabilità che è mancata negli ultimi mesi.
L’esperienza accumulata a Milano potrà essere molto utile in questa nuova avventura, con un compito non facile ma l’ambizione di gettare le basi per un futuro altrettanto radioso, con uno stadio di proprietà in vista e un crescendo di investimenti da parte dei Friedkin.