Non era fuorigioco: giocatore impazzisce ed estrae la pistola contro l’arbitro | Squalifica a vita
Il calciatore è andato ben oltre le proteste e ha minacciato l’arbitro estraendo una pistola. Alla fine è arrivata la squalifica.
Chi l’ha detto che il calcio non è uno sport pericoloso? L’ultimo episodio di violenza accaduto nelle scorse ore, infatti, dimostra l’esatto opposto.
A causa di un episodio dubbio – ma che può assolutamente accadere durante una partita all’interno del rettangolo di gioco – un calciatore ha deciso di protestare aspramente, andando però oltre l’esagerazione.
Stiamo parlando di un giocatore che, dopo essere tato fermato per via di un fuorigioco dubbio, ha iniziato a rivolgere proteste animate nei confronti dell’arbitro. Una reazione che ha però avuto il suo culmine quando lo stesso calciatore ha deciso di estrarre una pistola.
Tutto per un fuorigioco
Un episodio gravissimo quello accaduto nel campionato riserve ungherese. Il tutto è accaduto in una manciata di secondi, durante il match di campionato riserve che ha visto affrontarsi il Pér Lse con il Tényo SE.
Durante il match il gioco è stato interrotto per un episodio dubbio e con la conseguente decisione presa da parte dell’arbitro. Ma ciò non è andato giù alla squadra ospite, con alcuni dei suoi rappresentanti in campo – giocatori e parte dello staff – che hanno espresso fin da subito la propria contrarietà. Ma a dare il peggio di sé è stato il giocatore ungherese Krisztián Tóth. La riserva, che non doveva nemmeno essere presente in quei momenti, è entrato in campo e ha puntato una pistola nei confronti dell’assistente dell’arbitro. Quest’ultimo, che in quel momento dava le spalle a giocatore, non ha notato il gesto, che è però stato immortalato e diffuso sui social.
La foto della pistola
L’immagine del giocatore che punta una pistola all’assistente dell’arbitro ha fatto immediatamente il giro del web, fino ad arrivare al papà del guardalinee. L’uomo ha fatto notare la foto a suo figlio, il quale ha immediatamente segnalato l’episodio alla sezione di appartenenza.
Da quel momento è dunque partita la segnalazione alla Federcalcio ungherese, la quale ha preso provvedimenti per denunciare l’accaduto. L’organizzazione ha dunque informato la polizia e ha squalificato a vita il calciatore. Dal canto suo, Tóth si è difeso dicendo che il suo è stato un gesto scherzoso e che l’arma non era altro che una pistola giocattolo di plastica. L’uomo dovrà comunque rispondere alle accuse di molestie e minacce.