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Botte all’arbitro nel tunnel: succede di tutto nell’intervallo | Polizia in campo immediatamente

Polizia - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

Intervallo da incubo per il direttore di gara, assalito nel tunnel dello Stadio: la Polizia è stata costretta ad intervenire

Negli ultimi 6 mesi sono sempre di più gli arbitri che subiscono violenza. Che sia da parte delle tifoserie, dei calciatori presenti in campo o dello staff delle rispettive società, è una situazione intollerabile, che deve finire quanto prima.

I direttori di gara non si sentono più tutelati. Già dal primo fischio di gara il clima intorno alle loro figure inizia ad accendersi, con il problema che più sale l’adrenalina più aumenta la fiamma, sfociando inevitabilmente in episodi tutt’altro che piacevoli.

Ed è per questo motivo che a partire da Dicembre dello scorso anno sono iniziate le prime proteste. È arrivato il momento di dire basta alle aggressioni fisiche e verbali nei confronti degli uomini con il fischietto ed iniziare a preservare la loro salute.

Ad annunciare questa campagna di sensibilizzazione ci ha pensato Carlo Pacifici, presidente dell’AIA: “servono gesti forti e concreti per debellare questo indegno fenomeno sinonimo di odio e violenza. Tutti devono infatti sentirsi coinvolti ogni volta che viene toccato un arbitro”.

Nuovo episodio

L’ennesimo episodio si è verificato in una partita di Prima Categoria, disputata in posticipo serale allo stadio Annibale Riva di Albenga. Si affrontavano la Filippo Neri contro l’Oneglia Calcio, con il match che si è concluso 1-0 a favore dei padroni di casa.

Il tutto sarebbe accaduto dopo il triplice fischio. Secondo quanto ricostruito, mentre i giocatori rientravano nei rispettivi spogliatoi, Hagi Berisha, calciatore degli ospiti, avrebbe spintonato l’arbitro Matteo Francesco Andreazza, facendolo cadere al suolo.

Stadio Annibale Riva – foto INSTAGRAM – Interdipendenza.net

Intervento della polizia

Un gesto che ha avviato una ressa tra le squadre, fermata dal tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine. Il calciatore albanese è stato interrogato con l’ausilio di un traduttore, così come il direttore di gara che non ha esitato a confermare di esser stato vittima dell’aggressione.

Per Berisha potrebbe aprirsi un procedimento penale, rischiando di esser squalificato e di esser costretto a restare per molto tempo lontano dai campi da gioco. La società è stata invece multata di 150 euro per il comportamento dei propri tifosi: “Durante tutta la durata della partita esoprattutto dopo l’assegnazione di un calcio di rigore a favore della squadra avversaria, i tifosi dell’Oneglia hanno rivolto ripetute espressioni ingiuriose, di body shaming e minacciose nei confronti dell’arbitro”. Il giudice sportivo ci ha tenuto infine a condannare l’episodio, con l’auspicio che tali atti non si ripetano più in futuro.