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L’avversario si avvicina, lui lo insulta: è razzismo | Squalificato in Campionato fino a 30 anni

NO TO RACISM - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

Nello scontro verbale è andato decisamente oltre il limite: lunga squalifica per i pesanti insulti razzisti nei confronti dell’avversario

Quando qualcosa accade tra due o più giocatori nel terreno di gioco, solitamente rimane lì e non va oltre. Una regola non scritta che però non può esser estesa per tutte le situazioni, soprattutto se il tema principale dello scontro tra due avversari in una recentissima partita è il razzismo.

Dover sentir parlare ancora di questo argomento nel 2025 è onestamente imbarazzante. Il passare degli anni dovrebbe essere sinonimo di progresso ma evidentemente ci sono ancora persone che non ne conoscono il significato e sono rimaste all’epoca del Medioevo.

È preoccupante vedere come al giorno d’oggi ci sia così tanta ignoranza nel calcio. Non dovrebbe essere altro che uno sport in cui regna un sano antagonismo  tra squadre ma spesso e purtroppo si rivela il palcoscenico in cui gli individui tirano fuori il peggio di sè stessi.

E proprio pochi giorni fa, in Italia, è accaduto l’ennesimo episodio, l’ennesimo che vede coinvolto il nostro paese. Tutto ciò per una vera e propria assurdità, per il semplice colore della pelle, diverso da quello dei calciatori avversari.

Ha lasciato il campo in lacrime

La vicenda è stata registrata in data 18 Gennaio nella partita valevole per il campionato Juniores tra il Real Padova ed il Giorgio San Bosco. I protagonisti sono due atleti, che hanno discriminato ripetutamente l’avversario con frasi indecorose: “non dovresti neanche essere qua, scimmia, neg**“, mimando la figura attraverso i gesti.

Uno dei destinatari degli insulti non ha esitato nel chiedere la sostituzione, lasciando il campo in lacrime. Per fortuna i colpevoli sono stati individuati grazie alle indagini della Digos e denunciati per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale.

Martelletto da Giudice – foto INSTAGRAM – Interdipendenza.net

Squalifica pesantissima

Il Questore di Padova, Marco Odorisio, ha provveduto a massimizzare la pena nei confronti dei due atleti, oltre che segnalare la vicenda alla FIGC e agli organi di competenza. Per loro un daspo di 5 anni, che gli impedirà di esser presenti a qualunque manifestazione sportiva sia da calciatori che da spettatori.

Ci ha tenuto successivamente nello spendere due parole, con l’augurio che non si ripeta più: “Occorre una riflessione da parte di tutti su quanto accaduto. Si tratta del terzo episodio verificatosi in poco più di un anno, in campi e contesti di gioco caratterizzati da giovanissimi sportivi, il cui agire dovrebbe essere ispirato unicamente allo spirito della sana rivalità e competizione, nel rispetto delle regole e soprattutto del prossimo, anche se avversario nella gara. Umanamente l’auspicio è che questi ragazzi si rendano conto della gravità delle loro condotte, acquisendo quella fondamentale consapevolezza del disvalore sociale del loro agire, affinchè non abbiano a ripeterlo, e che, quantomeno, maturino un senso di ravvedimento per il proprio errore che li determini almeno a scusarsi con le vittime”.