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Acerbi-Juan Jesus, ci risiamo | Scoppia la rissa in campo: arbitro costretto a sospendere il match

Juan Jesus VS Francesco Acerbi - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

L’arbitro è stato costretto ad intervenire per un forte scontro tra gli avversari: caso similare a quello di Acerbi-Juan Jesus

Passano gli anni ma la situazione non cambia. Nonostante sia strano doverne parlare ancora nel 2025, il fenomeno del razzismo nel calcio continua ad esser presente, segno di una mancata evoluzione da parte di alcuni individui apparentemente rimasti nel Medioevo.

Indipendentemente dalla categoria o dal contesto in cui accade, è una vergogna che se ne debba ancora discutere. Sicuramente chi ne è coinvolto rappresenta un minoranza, ma quest’ultima riesce comunque a fare un rumore assordante.

Uno degli ultimi casi a cui abbiamo dovuto assistere nella nostra Serie A è stato quello tra Juan Jesus e Francesco Acerbi. Un presunto caso di discriminazione nel match tra Inter e Napoli disputato in data 17 Marzo 2024 e terminato 1-1.

Un evento che terminò nella bufera mediatica più totale, dato che il Giudice Sportivo non ritenne colpevole il difensore italiano per mancanza di prove e di conferme da parte del direttore di gara. Il nerazzurro fu assolto, evitando una squalifica di oltre 10 giornata e di una enorme macchia sul suo nome.

Rissa accesissima

Situazione differente per quanto accaduto in una partita di seconda Categoria, dove l’arbitro ha ben compreso gli insulti razzisti da parte di uno degli atleti presenti sul terreno di gioco. Tutto ciò è avvenuto nella Domenica del 9 Febbraio, nella gara tra la Giovane Italia Polesella ed il Borgo Anguillara.

Mentre gli ospiti erano in vantaggio per 2-1 a pochi minuti dalla triplice fischio, in seguito ad un contrasto di gioco un loro giocatore ha pronunciato delle offese pesantissime nei confronti di un suo avvesario di origine straniera, scatenando una incontrollabile rissa tra le parti.

Fischietto dell’arbitro – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Gara sospesa

A quel punto, il direttore di gara ha deciso di intervenire sospendendo definitivamente la partita ed espellendo i coinvolti. Nonostante le scuse da parte dei responsabili le ammissioni di colpa non sono bastate a placare gli animi infuocati, rendendo impossibile proseguire l’attività di gioco per il clima estremamente teso.

L’esito della partita è dunque nelle mani del Giudice Sportivo, facendo preoccupare il Presidente del Borgo Anguillara, Giampaolo Baccaglini, che si è esposto ai microfoni de Il Mattino: “Sono parole e atteggiamenti da condannare”. Ha poi continuato dicendo che l’insulto ci sia stato ma che è stato dettato dalla foga del momento, tant’è che il suo tesserato ha continuato a scusarsi fino all’entrata negli spogliatoi. Infine ha aggiunto che non vorrebbe che l’episodio fosse strumentalizzato per far sì che venga assegnata la vittoria a tavolino agli avversari, giacchè stavano vincendo a pochi minuti dalla fine.