Arriva il risultato del test: “E’ cocaina” | Chiesti due anni di squalifica per il bianconero

Guai per il bianconero - Interdipendenza.net (Screenshot video YouTube)
Chiesti due anni di squalifica per il bianconero, giunto il risultato del test sulla cocaina: gli ultimi aggiornamenti
Una di quelle vicende che, inevitabilmente, hanno scosso il mondo dello sport. In particolar modo il calcio e, soprattutto, la Juventus visto che il protagonista in questione è un bianconero. Pardon, un ex bianconero.
Dopo una attenta analisi da parte della Procura si è arrivati ad una conclusione nei suoi confronti. Il tanto ed atteso risultato del test al quale si è sottoposto l’uomo.
Sono stati chiesti due anni di squalifica per via della sua positività alla Benzoilecgnonina. Per chi non lo sapesse si tratta della metabolita della cocaina.
Successivamente l’ex bianconero è stato ascoltato anche dalla Procura dove ha riposto a tutte le domande dei giudici. Nel corso della sua testimonianza ha ammesso di aver fatto uso della sostanza.
Due anni di squalifica per il bianconero, positivo al test della cocaina
Una vicenda che si è verificata un bel po’ di anni fa. Precisamente il primo giugno 2008 e che riguarda un ex calciatore della Juventus e della nazionale italiana. Si tratta di Mark Iuliano, attualmente allenatore (svincolato). Nel periodo in cui ha militato nel Ravenna, la sua ultima squadra in cui ha giocato come professionista prima del trasferimento alla San Genesio in Prima Categoria lombarda. Da precisare che tutta questa vicenda è avvenuta molto dopo la sua esperienza nel club piemontese (dal 1996 al 2005).
Nell’estate dello stesso anno l’ex centrale viene trovato positivo alla benzoilecgonina . Test effettuato in quel giorno in occasione del Derby di campionato contro il Cesena. Per via di questa vicenda Iuliano venne condannato a due anni di squalifica. Non solo: è stato anche sanzionato con una multa di 10mila euro dalla società giallorossa per danni d’immagine.

Squalificato per due anni, adesso ha messo tutto alle spalle
Una vicenda che lo ha inevitabilmente macchiato, nonostante tutto questo sia avvenuto quasi a fine carriera. Nel 2008 la Procura Antidoping del Coni decise di deferire l’ex allenatore del Latina al competente organo di giustizia federale della Federcalcio.
Dopo aver scontato la squalifica è ritornato sì a giocare, ma in Prima Categoria. Con il team lombardo ha totalizzato 15 presenze mettendo a segno ben 7 reti. Un numero impressionante, ma semplicemente perché non giocava come difensore centrale: bensì come attaccante.