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Uefa, esplode il caso: droga durante la revisione al Var | Arbitro inchiodato dalle immagini in diretta

UEFA Logo - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

L’arbitro è stato colto in flagrante dalle telecamere, la UEFA interviene: si sospetta l’uso di sostanze stupefacenti

Ha del clamoroso la notizia trapelata nelle ultime ore. Il protagonista della vicenda è un famosissimo arbitro, che avrebbe violato le norme disciplinari a tal punto da far intervenire la UEFA venendo catturato dalle telecamere mentre assumeva sostante stupefacenti.

Il soggetto in questione aveva già dei precedenti. Fu già licenziato dalla Premier League per un video di anni fa in cui veniva immortalato mentre insultava pesantemente i calciatori del Liverpool e Jurgen Kloop, all’epoca l’allenatore dei Reds, al quale gli è succeduto l’attuale, Arne Slot.

Non ebbe altra scelta il PGMOL, l’organo indipendente che governa gli arbitri di Premier. Per approfondire il caso aprì un’indagine sul match del campionato più seguito al mondo tra Liverpool e Aston Villa, terminata con la sua sospensione.

Un gesto davvero inispiegabile, che non ha fatto altro che distruggere una illustre carriera. Era un arbitro internazionale, considerato uno dei massimi esperti del VAR, tanto da esser presente in 112 partite di Premier ed alcune di Euro 2024.

Finito nella bufera

A peggiorare la sua situazione ci ha pensato lui stesso. Ha definitivamente perso la reputazione dopo due episodi che l’hanno definitivamente inchiodato. Il primo riguarda la possibile violazione delle leggi sulle scommesse, accusato di aver discusso online con un utente riguardo un cartellino giallo da dare ad un calciatore in una partita che avrebbe dovuto arbitrare nei giorni successivi.

Il secondo lo vede protagonista in tantissime fotografie, postate anche online, in cui sembrava stesse facendo uso di droghe. Si denota attraverso le immagini la presenza di una polvere bianca posta all’interno di una banconota di dollari americani arrotolata.

Fischietto dell’arbitro – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Tutta la verità

Il tutto mentre era in una camera d’albergo riservata dalla UEFA. Questo perchè l’accaduto risale al giorno successivo ai quarti di finale di Euro 2024 tra Francia e Portogallo, terminata a favore dei Les Blues, partita in cui il direttore di gara era al VAR.

Parliamo di David Coote. Il 42enne ha spiegato in una recente intervista le motivazioni dei suoi comportamenti, senza negare le accuse, tranne quelle per combine per cui è ancora indagato. Ha rivelato alcune informazioni personali, tra cui la dipendenza dalla cocaina, dovuta alla sua sessualità: “Ho avuto problemi di autostima derivanti dalla mia sessualità. Sono gay e ho faticato a lungo a sentirmi orgoglioso di me stesso. Ho provato un enorme senso di vergogna, soprattutto da teenager. L’ho detto ai miei genitori solo a 21 anni, ai miei amici a 25. L’ho usata a periodi: era una delle mie vie di fuga. Avevo bisogno di fuggire dallo stressi, dai ritmi senza sosta di quel torneo. Mi riempie di vergogna ammettere di aver preso quella strada. Sono davvero dispiaciuto per le mie azioni e per la pubblicità negativa che ho attirato sul gioco che amo. Spero che la gente capisca che i video che ha visto sono situazioni private dei peggiori momenti della mia vita: non riflettono chi sono o cosa penso”.