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I soldi sono finiti: Cassano ammette tutto | “Ho comprato 9 macchine in un giorno”

Antonio Cassano - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

La situazione economica di Antonio Cassano non è delle migliori: ha sperperato tutto acquistando svariate auto di lusso

Quando si cita Antonio Cassano, si parla di uno dei più grandi rimpianti della storia del calcio italiano. È l’esatta rappresentazione dell’individuo pieno di genialità a cui ha abbinato tanta sregolatezza che gli ha impedito di entrare nell’Olimpo di questo sport.

Il classe 1982 è riuscito a far parlare di sè in tutti i modi. Che sia per le sue prestazioni, le sue qualità eccelse o per le cosiddette ‘Cassanate‘, è sempre stato sotto i riflettori e pronto per essere sulle prime pagine di ogni testata giornalistica e sito web.

Già dalla sua prima partita giocata, un Bari-Inter del 18 Dicembre 1999, si capì che davanti avevamo un fuoriclasse. Il suo primo gol in Serie A a soli 17 anni è il più bello della sua carriera, con uno stop di tacco che mandò fuori tempo i due difensori per poi segnare il 2-1 finale.

Da lì la sua ascesa firmando per la Roma, poi l’esperienza fallimentare al Real Madrid ed il definitivo ritorno in Italia. Sampdoria, Milan, Inter ed i tre anni a Parma, praticamente gli ultimi veri della sua carriera prima di appendere gli scarpini al chiodo dopo aver registrato qualche presenza tra Sampdoria e Verona.

Sperperati tutti i soldi

Ed è proprio nel periodo in giallorosso che ha sperperato tutto ciò che aveva. Si parla di quello che allora era un ragazzino di soli 19 anni, nell’elite della Serie A e che inizia a guadagnare una fortuna dopo una vita in preda alla povertà.

Il tutto l’ha raccontato al podcast di Gianluca Gazzoli, il BSMT. Si è confessato come raramente ha fatto, parlando del rapporto con suo padre, del litigio con Bobo Vieri, fino ad arrivare a spiegare come ha gestito la sua economia durante quegli anni.

Antonio Cassano – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Senza freni

Ha spiegato che attualmente investe in immobili, esattamente l’opposto di ciò che faceva all’epoca: “Io fino a 17 anni c’avevo zero soldi, non è che venivo da una famiglia umile, io avevo mia madre e basta, e non c’avevo neanche un euro. Mi ricordo quel Bari-Inter, Enyinnaya che giocava con me in attacco fa l’1-0 e capisco che gli sta cambiando la vita a lui. Io avevo avuto tante occasioni da gol quel giorno, quando io ho fatto gol la prima cosa che ho pensato è stata: divento ricco grazie al mio sogno che era giocare a calcio”.

L’unica eccezione è stata la follia di acquistare 9 auto in un solo giorno: “L’unica follia che ho fatto al primo anno di contratto che Sensi mi fece, ho comprato nove macchine. Nove, perché sono un cretino”. Adesso però è acqua passata ed ha imparato a gestire i suoi soldi. Non ha vizi. Ciò che per lui conta è vivere una bella vita e stare con la propria famiglia, perchè a sua detta il denaro va rispettato, come gli ha insegnato sua madre sin da bambino.