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Se non vinci lo scudetto puoi anche andartene | La Champions non basta: esonero deciso a marzo

Simone Inzaghi & Thiago Motta - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

La Champions League non lo salva, la vittoria del tricolore è la priorità: un trofeo per essere dentro o fuori dal club

Siamo oramai al mese di Marzo e manca pochissimo al termine della stagione, periodo in cui si decreterà chi saranno le vincitrici di ogni competizione. Un’annata ricchissima di colpi di scena e così competitiva da rendere quasi impossibile pronosticare chi trionferà.

Guardando le squadre rappresentative del nostro calcio, in Europa sono rimaste solamente 4 squadre, suddivise tra la UEFA Champions League, la UEFA Europa League e la UEFA Conference League. Rispettivamente l’Inter in UCL, la Roma e la Lazio in UEL e la Fiorentina in UECL.

Le nostre italiane oltre che in campo internazionale sono molto seguite anche in Serie A. La massima serie italiana è tra le più viste al mondo, complice la sua enorme concorrenza di questa stagione che vede Inter, Napoli, Atalanta e Juventus lottare per la vittoria del tricolore.

Un trofeo che per le società in questione ha un valore inestimabile, tanto da confermare o meno la presenza del loro allenatore nella prossima stagione. Mentre per Antonio Conte è certo che resterà, a differenza di Gian Piero Gasperini che ha già annunciato la separazione dalla Dea, il destino è decisamente incerto per Simone Inzaghi e Thiago Motta.

Dentro o fuori

Non c’è altro modo per guadagnarsi la fiducia della propria società se non vincere il campionato. Per entrambi ha una valenza notevole: per i nerazzurri significherebbe confermarsi Campioni d’Italia mentre per i bianconeri significherebbe tornare sul tetto d’Italia dopo 5 anni, doveroso in seguito ad un enorme investimento in estate.

Per motivi diversi, entrambi hanno il dovere di lottare fino all’ultima giornata per conqusitare lo Scudetto. Il Biscione ha l’obbligo di confermare la sua supremazia in patria mentre la Vecchia Signora di dimostrare che i 200 milioni impiegati durante il calciomercato estivo non sono stati del tutto vani dopo le delusioni in Supercoppa, in Coppa Italia ed in Champions League.

Pallone Serie A – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Futuro in bilico

Un trofeo che sancisce il futuro di entrambi i mister, più volte messi in discussionte durante il corso della stagione. E’ pur vero che sono stati impegnati in diverse competizioni ma in squadre di questo calibro non sono accettate alcun tipo di giustificazioni.

Analizzando la classifica, distano l’uno dall’altro solamente 6 punti con 11 gare al termine rimanenti. E’ arrivato il momento di giocarsi tutto: sarà dunque guerra per i prossimi due mesi per poter rimanere sulla stessa panchina anche nella prossima stagione.