Home » Clamoroso in serie A, “Positivo alla Cocaina”: il test a sorpresa dopo la partita contro il Lecce | Squalifica a vita

Clamoroso in serie A, “Positivo alla Cocaina”: il test a sorpresa dopo la partita contro il Lecce | Squalifica a vita

Pallone Serie A - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

La squalifica era inevitabile dopo esser stato trovato positivo al test antidoping: carriera finita per il calciatore di Serie A

Quando leggiamo la parola doping accostata al calcio, rimaniamo straniti. Questo perchè nel corso della storia degli sport, l’assumere sostanze stupefacenti è spesso collegato all’atletica o al ciclismo e non “al gioco del pallone”.

Ovviamente non c’è giustificazione per chi ne fa uso ma spesso l’utilizzo delle droghe è collegato al voler rispettare le aspettative. È un mondo dove sono richieste prestazioni di un livello sempre più elevato, per cui o si sta al passo o si rimane indietro e si finisce nella gogna mediatica.

Essere calciatori ed avere una certa fama non è così facile come si racconta. Certamente si hanno molteplici agevolazioni, soprattutto dal punto di vista economico, ma esserlo significa dover sempre essere sotto i riflettori, 24 ore al giorno.

Dover essere sempre al centro dell’attenzione e non commettere errori non è facile per nessuno. Motivo per cui capita che si lascino tentare dalla via più semplice, per essere sempre più performanti all’interno del rettangolo verde di gioco.

Cambio delle normative

C’è anche da sottolineare che le normative registrate per questo tipo di sostanze mutano continuamente. Non per caso molte società e molti calciatori vengono spesso presi di sprovvista, perchè le assumono senza essere a conoscenza del fatto che siano proibite.

Certamente questo non è un alibi ma bisogna prestare la massima attenzione. Ancor di più se negli ultimi anni i controlli antidoping sono notevolmente aumentati, con l’obiettivo di porre i calciatori tutti sotto lo stesso livello.

Luca Mazzoni – foto INSTAGRAM – Interdipendenza.net

Squalifica pesantissima

Proprio in seguito ad uno di quest’ultimi, un calciatore ha dovuto definitivamente appendere gli scarpini al chiodo, o meglio i guanti. Parliamo di Luca Mazzoni, ex portiere legatissimo al Livorno, tant’è che ci è tornato più volte durante la sua carriera da calciatore, per un totale di 9 stagioni con la maglia amaranto.

Il classe 1984 risultò positivo ad un metabolita della cocaina, precisamente il Benzoilecgonina-Ecgonina, dopo la partita disputata contro il Lecce. Un episodio che gli è costato carissimo: una squalifica per 4 anni dal Tribunale Nazionale antidoping ed il pagamento dell’intero importo speso per il procedimento. Una condanna che ha inevitabilmente macchiato la sua carriera e che dato la lunga durata l’ha costretto a ritirarsi. L’estremo difensore ha difatti lasciato il calcio giocato nel 2022 per poi diventare pochi mesi dopo il preparatore ufficiale dei portieri del club.