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“Ho finto gli infortuni, ero sempre a donne”: il calciatore ammette tutto, club sconvolto dalla notizia

“Ho finto gli infortuni, ero sempre a donne”: il calciatore ammette tutto

Pallone Serie A - LaPresse - Interdipendenza.net

Doveva giocare ma era sempre infortunato. Alla fine il calciatore ha deciso di rivelare tutto e di ammettere che si trattava di una bugia.

Doveva essere il grande talento grazie al quale le squadre che lo acquistavano sarebbero riuscite a migliorarsi in campo e in campionato, ma alla fine si è rivelato un vero e proprio truffatore.

È la storia di Carlos Henrique Raposo, ex calciatore brasiliano classe 1963 e conosciuto all’epoca con il soprannome di “El Kaiser”, per via della sua somiglianza con il campione tedesco Franz Beckenbauer.

Un talento mai mostrato davvero in campo per via dei continui infortuni che hanno scandagliato la sua intera carriera. Ma solo adesso ha deciso di dire la verità e di rivelare che si trattava di finzione e che quegli infortuni se li inventava lui.

Sempre infortunato per continuare a guadagnare senza giocare

Una carriera durata tredici anni ma che alla fine si è rivelata una delle più grandi truffe messe in atto nella storia del calcio. A rivelarlo è lo stesso Raposo che ormai ultra sessantenne, ha deciso di parlare dei suoi finti infortuni e della sua strategia per non giocare praticamente mai, pur avendo un contratto con la società.

Ha giocato in club di primissimo livello, come il Botafogo e il Flamengo, approdando anche in Europa con la maglia francese del Gazélec Ajacco. Ma in tutti questi anni, come lui stesso racconta in un’intervista riportata su Fanpage, ha sempre fatto finta di stare male per poter non giocare. L’ex calciatore brasiliano preferiva condurre una vita al di fuori degli schemi, incompatibile con quella di un atleta in linea con i principi dello sport sano e della salute.

Sempre infortunato per continuare a guadagnare senza giocare
Carlos Henrique Raposo – Instagram @footballitalia.it – Interdipendenza.net

L’ossessione per le donne e il tentativo della magia

In un’intervista a The Sun, l’ex calciatore brasiliano ha detto che in quegli anni il suo pensiero fisso erano le donne e che per il solo fatto di poter dire di essere un calciatore “era una calamita per molte di loro”. Invece di pensare agli allenamenti e alle sue prestazioni in campo – che non esistevano – Raposo preferiva fare la bella vita e frequentare i locali notturni “dal lunedì al lunedì”.

Iconico anche il racconto di quando un club lo portò da “un prete di magia nera” con lo scopo di esorcizzare il suo male e i suoi continui infortuni. L’ex centravanti racconta che in quell’occasione rivelò all’uomo che non c’era nulla che non andava nel suo fisico e che la sua intenzione era quella di far finta di essere infortunato per tutta la carriera. Una carriera segnata però dalla finzione e che, alla fine lo ha fatto passare per il più grande truffatore nella storia del calcio.