“Sono pieno di debiti, ho venduto la partita”: il calcio italiano sprofonda nello scandalo | Due anni di squalifica

Pallone in rete - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net
Ennesimo scandalo nel calcio italiano. Il calciatore si è venduto la partita per ripagarsi i debiti: squalifica inevitabile
Ha del clamoroso la notizia che sta spopolando nelle ultime ore. Riguarda un calciatore che è stato beccato nel vendersi alcune partite che ha disputato, il tutto per ripagare un enorme quantitativo di debiti accumulati con persone poco raccomandabili.
L’ennesimo episodio che colpisce il nostro paese, che non sembra essere in grado di allontanarsi da queste vicende. Una vera e propria sconfitta e l’ennesimo insegnamento sbagliato da parte del calcio italiano, che macchia nuovamente la sua reputazione.
Una storia triste, che rivela quanto la situazione non sia mai sotto controllo. Probabilmente non lo è mai stata se questi casi sono così frequenti in Italia, motivo per cui servirebbe che venga attuato un controllo a tappeto e che cambino le normative.
Un enorme dispiacere, soprattutto per il protagonista della questione. Era totalmente inaspettato un comportamento del genere da parte sua, sia per la sua carriera sia per la persona che ha sempre dimostrato di essere dentro e fuori il rettangolo verde di gioco.
Pieno di debiti
Sicuramente gli è costato caro lo sbaglio commesso, ben 2 anni di squalifica, ma a sua detta era l’unica soluzione in quel momento: “Ho avuto problemi economici importanti che mi hanno spinto a chiedere soldi a persone inaffidabili. Ero veramente preoccupato perchè non sapevo come saldare i miei debiti”.
La partita in questione era tra il Picerno ed il Bitonto, match valevole per la promozione della squadra di casa in Serie C. Secondo le indagini alcuni dei calciatori della squadra in trasferta hanno accettato di perdere la gara per 25 mila euro. In seguito alla sentenza del Giudice Sportivo, il Picerno è stato retrocesso mentre il Bitonto penalizzato di 5 punti, facendo avanzare il Foggia nella divisione successiva.

Redenzione
Tra i coinvolti spicca il nome di Antonio Giulio Picci, un attaccante che ha giocato tra Serie B, C e D, divenuto una star del web. Il classe 1985 ha voluto raccontare la sua esperienza, chiarendone ogni aspetto, per cercare perdono. Ha ammesso di essersi sempre vergognato di ciò che ha fatto, cercando la soluzione più rapida dopo aver più volte sbattuto la testa su come risolvere la situazione.
Questa spiacevole parentesi della sua vita è fortunatamente stata messa alle spalle. Ha pagato e si è reinventato, divenendo famoso sui social in seguito alla famosa intervista fatta dopo uno straordinario gol in rovesciata alla Vigor Trani: “Sono felice perché so quello che ho passato, due mesi fa non mi voleva nessuno, neanche mia madre a casa. Ho dimostrato di essere il più forte. Il gol che ho segnato non si vede neanche in serie C o in serie D. Sfido chiunque a dimostrare il contrario”. Attualmente milita nella Fucina, squadra d’Eccellenza lombarda e gioca nel campionato della Kings League Italia, competizione inventata dall’ex Barcellona Gerard Piquè, godendosi gli ultimi anni di carriera prima di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo.