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Dalla Roma alla depressione: “Odio il calcio” | Psicologo fino a fine stagione

L'ex Roma afflitto da depressione - Foto Lapresse - Interdipendenza.net

L'ex Roma afflitto da depressione - Foto Lapresse - Interdipendenza.net

L’ex giocatore della Roma è finito nel baratro della depressione proprio durante la sua parentesi nella Capitale, ha avuto bisogno dello psicologo

Capita spesso che giovani giocatori, che si trovano in palcoscenici importanti, siano caricati di aspettative al punto da finire per essere bruciati in anticipo, con le carriere che subiscono delle rapide frenate e un ridimensionamento netto. Uno degli ex prodigi del calcio italiano è stato un terzino che si è imposto, da minorenne, tra le file dell’Inter, per poi vedere ridotto il suo minutaggio.

Al primo anno da professionista ha vinto il campionato ed è stato convocato in Nazionale. Poi è arrivato un grave infortunio, con la rottura del legamento crociato del ginocchio e un recupero che non è mai avvenuto del tutto.

L’esterno ha cercato di tornare il prima possibile in campo e non ha effettuato la riabilitazione rispettando i tempi prestabiliti, uno sbaglio che ha pagato caro, anche per demerito dalla mala gestione dal punto di vista medico del problema fisico che aveva subito.

Le prestazioni sono calate a vista d’occhio e non è più riuscito a ripetere l’exploit degli esordi, con critiche e affanni in campo che lo hanno portato a un momento complicato anche dal punto di vista personale.

Da giovane promessa a eterno flop, la carriera rovinata da un infortunio

Questo è capitato al termine dell’esperienza tra le fila della Roma, che ha raccontato in una recente intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Lui è Davide Santon che si è ritirato a soli 31 anni, dopo quattro stagioni nella Capitale.

Dopo la trafila nelle giovanili dell’Inter, il debutto in prima squadra e il ritorno a Milano, sponda nerazzurra, dopo tre anni in Inghilterra, al Newcastle.

Davide Santon in campo in un derby di Roma - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
Davide Santon in campo in un derby di Roma – Foto Lapresse – Interdipendenza.net

La depressione lo ha spinto a dire addio al mondo del calcio in anticipo

La decisione di appendere gli scarpini al chiodo è dovuta alla depressione che è sopraggiunta: “Il calcio era diventato solo sofferenza più che gioia, però nello stesso tempo ero pieno di “se”: se avessi fatto quello, se non mi fossi fatto male, se, se… Ma se il rimpianto ti assale, serve aiuto“.

Ha avuto bisogno di rivolgersi a uno psicologo: “Per i primi mesi dopo il ritiro non ho visto mezza partita: lo odiavo, ma oggi sono in pace con me stesso“.