Lotito non lo vuole più vedere: il capitano è svincolato | La chiamata per il rinnovo non ha dato speranze

Claudio Lotito - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net
La chiamata non è bastata per far addolcire il Presidente: NO categorico di Lotito, il Capitano della Lazio resta senza contratto
La Lazio di Claudio Lotito sta vivendo un’annata staordinaria. Totalmente contro i pronostici dato la squadra totalmente rivoluzionata negli ultimi anni, che ha detta addio a calciatori del calibro di Ciro Immobile, Luis Alberto e Sergej Milinkovic Savic.
Eppure Claudio Baroni è arrivato in punta di piedi ed ha risposto alle critiche della tifoseria con l’unico modo che conosce: passione e lavoro. E alla lunga ha avuto ragione lui, come dimostrano i risultati, che vedono una Lazio essere in linea con tutti gli obiettivi societari prefissati ad inizio stagione.
In Coppa Italia ha dovuto arrendersi solamente all’Inter ai quarti di finale ma in campionato e in Europa sta dicendo la sua. In Serie A è in lotta per conquistare il quarto posto ed ottenere la qualificazione alla prossima edizione di Champions League, mentre in Europa League è ai quarti di finale, dopo essersi classificata prima nel maxi girone.
Un ottimo rendimento che ha permesso di creare un ambiente sereno e pieno di entusiasmo, calato però in seguito alla notizia del mancato rinnovo da parte del Capitano. L’annuncio è arrivato proprio nelle ultime ore, sconvolgendo lo spogliatoio e l’intera tifoseria biancoceleste.
Il Capitano non firma
Eppure il calciatore si è offerto per firmare nuovamente il contratto con le Aquile. Addirittura si vocifera secondo i rumours che abbia chiamato il Presidente in prima persona per continuare a vestire la maglia della Lazio, ricevendo un ‘NO’ categorico come risposta.
Gli sarebbe piaciuto moltissimo chiudere la sua carriera a Roma ma non gli è stato possibile. E’ questo il racconto di Antonio Candreva, che all’età di 38 anni ha deciso di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo per l’assenza di un processo coinvolgente a tal punto da convincerlo a continuare a giocare.

Il suo futuro
Intervistato a Radiosei, ha raccontato di come voleva concludere il suo percorso da calciatore e della sua carriera: “Ho chiamato la Lazio, ma non c’è stata l’opportunità, ma va bene per ciò che ho fatto in biancoleste. Il mio unico rammarico è stato quello di aver giocato in una Lazio in costruzione. Abbiamo fatto anni fantastici, ho perso due finali, potevo avere qualche trofeo in più in bacheca. Quando sono andato via c’è stata un’ulteriore crescita della squadra e del club. Alla Lazio mi sentivo importante, bello, protagonista con una corazza, con responsabilità importanti. Scendevo in campo con una forza disumana”.
Ha poi continuato chiarendo il suo futuro: “Sono soddisfatto di quello che ho fatto fino a 38 anni, anno in più anno meno, questo non cambia le cose e la mia carriera. Ora la mia intenzione è quella di restare nel mondo del calcio. E’ stata la mia vita, ora devo scegliere bene cosa ho intenzione di fare. Mi piacerebbe fare tantissimo l’allenatore, ma è un mestiere complicatissimo. Un tecnico deve pensare a mettere insieme 25 teste che pensano a se stesse”.