“Se mi volete ci sono”: Milan, ritorna in società la bandiera più amata | L’ex capitano è di nuovo del club

Casa Milan - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net
L’ex Capitano del Milan è pronto a tornare in società: è lui l’uomo giusto per far uscire i rossoneri da questa stagione da incubo
Arrivati a questo punto della stagione, l’annata del Milan non può che esser definita disastrosa. Nonostante siano stati fatti importanti e dispendiosi investimenti sia nella finestra di calciomercato estiva che invernale, il club ha deluso le aspettative.
Gli oltre 100 milioni investiti non sono stati abbastanza per centrare gli obiettivi prefissati ad inizio stagione. E nemmeno l’aver cambiato allenatore a stagione in corso, che, a parte la vittoria della Supercoppa Italiana, non è riuscito a migliorare l’allarmante situazione in cui è arrivato.
Un rendimento troppo altalenante della rosa che ha costato estremamente caro al club, soprattutto in termini economici. Basti pensare che in Champions League non si sono qualificati agli ottavi di finale per mano della Dinamo Zagabria e del Feneyoord, squadre nettamente inferiori sulla carta, causando un danno di oltre 20 milioni di euro.
E sarà ancor peggio se non riusciranno a qualificarsi per la prossima edizione della massima competizione europea per club, circostanza possibile dato il piazzamento in campionato. Attualmente occupano la nona posizione in classifica, il quarto posto è lontano 6 punti e le concorrenti sono tante ed agguerrite.
Rivoluzione avviata
Una posizione scomoda, nella quale la società non vuole più starci. Motivo per cui al termine della stagione avverrà una rivoluzione a 360 gradi, che comprenderà giocatori, mister, staff e dirigenza, con un unico obiettivo: far ritornare il Diavolo grande.
Per il bene del club e per indirizzarlo verso la rinascita, un ex leggenda dei rossoneri e della Nazionale Italiana si è proposta di entrarci a far parte come consulente: “Bisogna prima di tutto ridisegnare la società. Se mi vogliono come consulente potrei dare buoni consigli. Posso fare tutto, dal presidente all’allenatore e giocare gli ultimi sei minuti…”

Il Milan ai Milanisti
Parliamo di Gianni Rivera, uno dei più grandi calciatori della storia del calcio italiano, nonchè vincitore del Pallone d’Oro nel 1969. Per il classe 1943 si dovrebbe ritornare a puntare sugli italiani: “Sono pochi anche gli italiani nel Milan. Evidentemente non credono più alle politiche che creavano i Baresi e i Maldini”.
A sua detta, la proprietà statunitense dovrebbe ridare il Milan ai Milanisti. Dovrebbe inserire nella società figure che hanno vissuto il club e la loro storia, così da trasmetterne l’importanza ai calciatori attuali: “Certo il Milan senza la sua storia non è il Milan”, non esitando a lanciare una stoccata a Redbird: “Ma cosa vuole che sappiano gli americani di storia e di calcio?”.