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Plusvalenza, dopo la Juve tocca anche a voi: prezzi pompati negli scambi | La Procura di Milano ha ricevuto le carte

Logo Serie A - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

La Procura di Milano ha iniziata ad investigare: dopo la Juventus, un altro club potrebbe essere coinvolto in plusvalenze fittizie

In Serie A scoppia un altro caso, l’ennesimo. Sembra esser ritornati a poco dopo la pandemia, dato che un altro club potrebbe esser stato scoperto nell’aver effettuato labili plusvalenze, proprio come accadde alla Juventus.

Dalle 37 pagine stipulate in seguito alla sentenza della Procura Federale, si estrapola con chiarezza l’ammontare totale generato da Paratici e Cherubini nel biennio 2019/2021. Nel complessivo 35 tesseramenti, che avrebbero garantito 60 milioni di euro a bilancio.

Secondo gli atti il club bianconero fu incolpato di aver effettuato operazioni “finalizzate a far apparire risultati economici superiori al reale (maggiori utili o minori perdite) e un Patrimonio Netto superiore a quello realmente esistente alla fine di ciascun esercizio, di ciascun trimestre e di ciascun semestre”.

E lo stesso potrebbe accadere nel calcio milanese, nuovamente scosso e continuamente turbato. Non bastavano gli interventi effettuati dalla Procura di Milano per il bagarinaggio effettuato a San Siro, adesso l’ambiente si fa ancora più teso.

Atti inviati

Come riportato da CalcioeFinanza e scritto da Il Fatto Quotidiano, i coinvolti sembrerebbero essere i nerazzurri. Il caso è arrivato perfino alla Procura di Roma, che non ha esitata nel mettersi in contatto con quella lombarda per comprendere se ci siano eventuali responsabilità per alcuni scambi conclusi tra Roma e Inter.

Il periodo analizzato va dal 2017 al 2020. La trattativa finita maggiormente sotto l’occhio del ciclone riguarda il passaggio di Radja Nainggolan al Biscione nell’estate del 2018. E di conseguenza i trasferimenti dei giovani italiani, quali Davide Santon e Nicolò Zaniolo, alla Roma.

San Siro – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Caso plusvalenze

Per la vendita del cartellino del belga furono incassati 38 milioni, registrando a bilancio una plusvalenza di 31,9 milioni. Dalle cessioni di Zaniolo, valutato 5,7 milioni di euro, e di Santon valutato 10 milioni, il guadagno per i nerazzurri si aggirò intorno ai 4,2 per il primo e 8,1 per il secondo. Mediante la relazione trascritta dal Nucleo Per della Gdf della Capitale, è possibile leggere la tesi stipulata per questo caso.

Come riportato, “sembra che la contabilizzazione abbia assunto il ruolo non più di mezzo, ma quello (…) di fine, ossia che col fine di poter contabilizzare una plusvalenza più alta di quella effettiva (…) si decideva di fissare i valori dei calciatori oggetto di scambio a un prezzo diverso da quello che sarebbe stato stabilito se la decisione avesse comportato un incremento della liquidità da impiegare per l’operazione.” È come se le operazioni fossero trattate insieme e non disgiunte l’una dall’altra, ecco il motivo per cui stanno approfondendo i contratti negli ultimi giorni.