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“Dipendenza dal gioco fuori controllo”: dalla serie A al fallimento, sul conto corrente non è rimasto un euro

Pallone Champions-League - foto LAPRESSE- Interdipendenza.net

Sul suo conto in banca non ha più un soldo, è totalmentre al verde: ha sperperato tutto il suo denaro per colpa del gioco d’azzardo

Ha già appeso da un bel pò gli scarpini al chiodo e si è tolto un bel pò di soddisfazioni durante la sua carriera. Giocando ai massimi livelli è riuscito a mettersi da parte un bel gruzzoletto, che però ha perso dopo pochissimi anni.

Parliamo di un calciatore inglese che ha vestito le maglie più celebri di Inghilterra ma che non è riuscito a frenare la sua dipendenza. Era così incontrollabile che ha praticamente sperperato tutto ciò che aveva, facendo del male a lui e a tutti coloro che lo circondavano.

Qual era il suo problema? Scommetteva continuamente. Soprattutto quando era a casa sul divano fermo a causa di un infortunio, facendo passare il suo tempo a suon di puntate e ricoprendosi di debiti a tal punto da non avere i soldi per pagare la rata dell’auto.

Ha raccontato il tutto in una recente intervista alla BBC, destando un enorme dispiacere ai suoi tifosi e alle squadre in cui ha militato. Ha spiegato che è iniziato tutto nei primi anni di calcio professionistico, appena ha iniziato ad avere fama ed i primi stipendi, e che è addirittura continuato anche dopo che si è costruito una famiglia.

Senza freni

Scendendo nei dettagli, andava dal bookmaker in banca, firmava assegni e prelevava soldi in continuazione. Non riusciva a darsi un contegno, tant’è che aveva sempre il conto in rosso a fine mese, nonostante gli venissero accreditate migliaia di sterline giocando in uno dei campionati più celebri del mondo.

Inevitabilmente ne ha risentito molto a livello personale di questa storia. Infatti sottolinea nella sua narrazione: “Quando ero con i miei figli e mia moglie, a volte ero sul mio telefono a fare delle scommesse. Non ero presente nelle conversazioni. E questa è la cosa più deludente per me, qualcosa di cui mi pento.

Daniel Sturridge – foto LAPRESSE- Interdipendenza.net

Fuori controllo

Parliamo di Dean Sturridge, lo zio di Daniel Sturridge, uno dei volti più iconici della storia recente della Premier League. Il classe 1973 ha vestito le casacche di Leicester City, Derby County e Wolverhampton ed oggi, all’età di 51 anni, sta cercando redenzione, tant’è che è l’ambasciatore ufficiale della charity di supporto al gioco d’azzardo Gordon Moody: “So cosa significa essere dipendente, essere solo, essere isolato, sentire colpa, vergogna, imbarazzo. “La storia di ognuno è unica, ma spero di poter ispirare anche solo una persona”.

Il tutto grazie a sua moglie che l’ha convinto a seguire un percorso di riabilitazione dopo che l’ha scoperto mentre scommetteva sulle gare tra i cavalli: “Entrare in quella stanza è stato il catalizzatore che mi ha aiutato a capire me stesso. Ho sempre messo da parte le mie emozioni cercando di mascherarle”. Attualmente è in fase di recupero e sta lavorando per dimostrare a tutti di essersi lasciato alle spalle questo brutto vizio.