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Milan? No grazie: rifiuto ufficiale del tecnico “scudettato” | L’ex bianconero ha detto “no”

Stadio San Siro - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

Il Milan è stato rifiutato anche dall’allenatore bianconero, già Campione d’Italia: nuove candidature per la panchina rossonera

Dopo il pari con la Fiorentina di sabato scorso, si allontana sempre di più la qualificazione del Milan alla prossima edizione Champions League. Viene dunque a mancare l’obiettivo minimo che il Diavolo si era prefissato ad inizio stagione, compromettendo il suo futuro.

Non prendere parte alla competizione europea più importante per i club significa avere perdite immani. Sia dal punto di vista economico, andando a perdere decine e decine di milioni di euro, sia per quanto concerne l’organico della rosa.

Non tutti i calciatori vorranno rimanere se il club non lotta nei migliori palcoscenici. Difatti si stan già facendo incessanti le voci di mercato su un possibile addio di alcuni top player rossoneri, con Fikayo Tomori, Theo Hernandez e Mike Maignan su tutti.

Automaticamente il concetto è il medesimo per gli acquisti, dunque non potremmo aspettarci grandi nomi dal calciomercato estivo. Prima però va deciso chi sarà il nuovo DS, dato che Fabio Paratici è saltato e chi il nuovo allenatore. Solamente attraverso l’elezione di queste due figure si potrà costruire una nuova squadra.

Voci di mercato

L’addio di Sérgio Paulo Marceneiro da Conceição è oramai indubbio. Nonostante abbia vinto la Supercoppa Italiana appena arrivato e stia concorrendo per la vittoria della Coppa Italia, il nono posto in Serie A e l’uscita ai playoff di UCL contro il Feyenoord lo condannano.

Sono già tanti i nomi usciti che potrebbero sedersi sulla panchina dei rossoneri ma uno dei più ambiti, sia dalla società che dai tifosi, è saltato. Secondo le ultime indiscrezioni è stato proprio l’ex bianconero a rifiutare il progetto, spezzando definivitamente ogni speranza.

Maurizio Sarri – foto LAPRESSE – Interdipendenza.net

Condizioni inaccettabili

Il suddetto è Maurizio Sarri, che aveva già rifiutato quando era stato contattato come post Fonseca. In quel frangente, così’ come svelato da Alfredo Pedullà, al tecnico toscano era stato offerto lo stesso contratto dell’ex Porto, respinto in quanto riteneva che non fosse consono firmare unicamente per 6 mesi.

L’unica condizione per cui avrebbe accettato di prendere in corsa il Milan sarebbe stato un contratto di un anno e mezzo senza opzioni né a favore del club né a favore dell’allenatore, né unilaterali né bilaterali, più un’opzione di un ulteriore rinnovo per la stagione 2026/2027 in caso di qualificazione del Milan alla Champions League. Requisiti che il Milan non sembra intenzionato ad offire nemmeno a chi arriverà a Luglio, tagliando l’ex Juventus e Napoli automaticamente fuori dall’elenco dei candidati. Si attendono dunque nuovi risvolti, ansiosi di conoscere chi avrà il compito di riportare il club 7 volte Campione d’Europa nuovamente ai vertici del calcio italiano e mondiale.