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Casa sequestrata, i milioni dell’Inter sono svaniti nel nulla | Adesso vive con 500 euro al mese

Una formazione dell'Inter del 2000 - Foto Lapresse - Interdipendenza.net

Una formazione dell'Inter del 2000 - Foto Lapresse - Interdipendenza.net

L’ex giocatore dell’Inter ha dilapidato il suo patrimonio, adesso fa fatica ad arrivare alla fine del mese, la storia del suo calvario

L’Inter di Massimo Moratti ha pescato spesso in Brasile, mettendo sotto contratto giocatori di enorme qualità che hanno poi trovato un posto da protagonisti in nerazzurro, da Ronaldo a Roberto Carlos, da Maicon a Julio Cesar. Non è successa la stessa cosa con un centrocampista centrale, all’occorrenza anche uomo di fascia, che si è laureato campione del Mondo con i verdeoro nel 2002.

Ad Appiano Gentile approda due anni prima, con molte aspettative che sono state però tradite in fretta. Per lui solo otto presenze in Italia e una cessione immediata, dopo sei mesi, al Paris Saint Germain.

Oggi è caduto in disgrazia. Il tribunale ha ordinato il sequestro di tutti i trofei conquistati in carriera. La causa è il mancato pagamento delle tasse della scuola frequentata dalle due figlie, pari a più di 50 mila euro.

L’istituto privato ha chiesto e ottenuto dai giudici il pignoramento dei premi vinti dall’ex mediano, oltre a mobili ed elettrodomestici. Nel 2023, inoltre, il tribunale aveva disposto il blocco dei conti bancari ma la cifra contenuta in essi era di soli 500 euro.

In Italia non ha mai brillato ma in Brasile era molto amato

Lui è Marcos André Batista Santos, per tutti conosciuto come Vampeta, una meteora del calcio italiano che si trova in una stato di indigenza.

Un epilogo drammatico per un calciatore che ha vinto l’ultimo Mondiale del Brasile, costretto a dover ripagare un debito non compatibile con le sue tasche.

Vampeta in campo con la maglia dell'Inter - Foto Instagram - Interdipendenza.net
Vampeta in campo con la maglia dell’Inter – Foto Instagram – Interdipendenza.net

Il tribunale ha deciso per il pignoramento dei suoi beni, è rimasto senza soldi

Vampeta ha tentato di impugnare la sentenza dopo che è diventata definitiva, sostenendo di non aver firmato il contratto con la scuola e che il debito fosse ricaduto su di lui per errore.

L’ex calciatore ha incolpato l’ex moglie, ritenendola l’unica persona che doveva adiempiere ai pagamenti, una tesi che è stata respinta. Il rischio di sanzioni ulteriori sussiste e per Vampeta questo dramma giudiziario sembra non avere fine nell’immediato. Il dispiacere di non poter più possedere beni che ricordavano il suo passato da calciatore lo ha portato in uno stato di profonda tristezza.