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Sinner, verdetto definitivo sul doping: “Io gli credo, caso chiuso” | E’ finita come meglio non poteva

Jannik Sinner - Foto dal suo profilo Instagram - Interdipendenza.net

Jannik Sinner - Foto dal suo profilo Instagram - Interdipendenza.net

Jannik Sinner - Foto dal suo profilo Instagram - Interdipendenza.net
Jannik Sinner – Foto dal suo profilo Instagram – Interdipendenza.net

A pochi giorni dalla fine della squalifica, arriva la sentenza definitiva sul caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner, è stato scagionato

Jannik Sinner sta per finire di scontare la squalifica di tre mesi inflittagli dalla WADA in seguito al caso Clostebol, con l’assunzione della sostanza dopante, giustificata da un errore del fisioterapista. Il numero 1 del ranking mondiale è stato costretto a fermarsi ma ha potuto conservare la vetta della classifica, con i rivali che non sono stati in grado di conquistare i punti necessari per il sorpasso.

E così all’altoatesino non resta che prepararsi al meglio per il ritorno in campo, previsto per inizio maggio quando prenderà parte al Masters 1000 di Roma, con l’obiettivo di alzare un trofeo che manca alla sua ricca bacheca.

C’è molta curiosità per capire se l’assenza dal terreno di gioco possa avere inficiato sulla sua tenuta, con la terra rossa che è una superficie meno gradita rispetto al cemento, dove la tecnica prevale sulla velocità e sul dinamismo.

Jannik sta per mettersi alle spalle un lungo periodo di polemiche per fare parlare soltanto le sue prestazioni. Non sono mancate opinioni, anche le più disparate, da parte di colleghi ed è stato difeso, in particolare, da uno di loro.

Tentativo di imbroglio o maldestro equivoco?

Lui è Rafael Nadal che, in un’intervista al The Telegraph ha ritenuto innocente il numero 1 azzurro: “Questo caso non è stato positivo per il nostro sport, il tennis. Ma queste cose a volte succedono, gli incidenti accadono, ed è così che la vedo perché credo in Jannik“.

Il campione di Maiorca si fida di Jannik: “Da quello che so di Jannik, sono convinto che non abbia mai cercato di imbrogliare o di ottenere un vantaggio sugli altri. Sono sicuro che Jannik sia innocente e una persona onesta“.

Rafael Nadal - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
Rafael Nadal – Foto Lapresse – Interdipendenza.net

Il caso è chiuso, il verdetto relativo al doping di Jannik

Un patteggiamento che è servito per porre fine alla questione: “Jannik ha accettato questi tre mesi di sanzione e quindi caso chiuso. Poi, se non ci piace il funzionamento dei protocolli, allora evidentemente le persone coinvolte devono impegnarsi per migliorarli. In fin dei conti, quei protocolli sono quelli che tutti abbiamo accettato e sottoscritto“.

Una sanzione che, altri, hanno ritenuto troppo leggera e poco congrua rispetto all’accusa di cui non è stato dichiarato innocente.