Inter-Benfica, le parole di Inzaghi. Occhi su Lautaro, mentre su Sacchi…
Inter-Benfica, è già tempo di vigilia Champions in casa nerazzurra. I ragazzi di Inzaghi affronteranno il Benfica, che proprio nella scorsa edizione eliminò ai quarti di finale. Le aquile portoghesi sono ultime nel girone dopo la sconfitta interna subita per mano del sorprendente Salisburgo e dunque scenderanno in campo puntando a vendicare l’eliminazione dello scorso anno e ai tre punti
In conferenza stampa ecco le parole di Simone Inzaghi.
Ti preoccupa un po’ il fatto di aver sofferto contro Sassuolo e Real Sociedad? Loro la vivranno come una rivincita?
“Senz’altro sarà una gara impegnativa, ad alta intensità. Hanno vinto tutte le gare tranne una, come noi. I principi sono quelli dello scorso anno. Hanno perso la prima partita in Champions giocando in dieci e nonostante ciò hanno avuto tantissime occasioni e avrebbero meritato un altro risultato”.
Cuadrado è pronto?
“Si è allenato oggi, è il primo in gruppo dopo aver fatto differenziato. E’ convocato. Poi per chi giocherà dall’inizio devo fare ancora delle valutazioni. Ci è mancato dopo le prime partite e ci conto per le prossime gare”.
Che meriti ti riconosci nella crescita di Lautaro?
“Come calciatore è stato fantastico nei primi due anni con me ed è partito ancora meglio. Oltre al calciatore, l’uomo ha un impegno massimo ogni giorno e grande senso d’appartenenza che fa la differenza”
Cosa è cambiato nel Benfica rispetto allo scorso anno?
“Un portiere nuovo, c’è Di Maria. In attacco i centravanti si alternano. Hanno cambiato alcuni giocatori ma i principi sono gli stessi. Sappiamo che servirà una gara molto intensa perché sono un’ottima squadra”.
Inter-Benfica, Frattesi non ci sarà mentre solo il tempo dirà quanto è forte Lautaro
Quando torneranno Frattesi e Sensi?
“Domani non ci saranno. Sensi ha un problema e lo riavremo dopo la sosta. Per Frattesi stiamo valutando se può essere disponibile per il Bologna. C’era qualche speranza per questa partita ma insieme allo staff abbiamo deciso di rimandare”.
Il Benfica ha perso la prima, questo li spingerà ad essere più o meno aggressivi?
“Questo bisognerebbe chiederlo al tecnico del Benfica. Ha perso la prima in modo inaspettato e immeritato. Ha creato tantissimo, si è trovato di fronte una squadra organizzata e che corre come il Salisburgo. Sarà un girone molto equilibrato perché in quarta fascia la Real Sociedad era quella da evitare insieme al Newcastle e lo abbiamo toccato con mano. E’ un gruppo tra i più equilibrati”.
Il Benfica ha vinto il Classico con il Porto, prima dei quarti lo aveva perso lo scorso anno. Può fare la differenza?
“Arrivano da una vittoria come noi. C’è entusiasmo. Chiaramente loro hanno vinto un Classico, noi abbiamo vinto a Salerno. Abbiamo qualità, noi abbiamo cambiato un po’ di più rispetto a loro ma sappiamo di poter fare una grandissima partita”.
Qual è l’aspetto migliore di questo avvio di stagione?
“Come si allenano, tutti vogliono mettermi in difficoltà nelle scelte. Nelle prime quattro settimane abbiamo avuto tantissimo tempo per prepararci, ora ci sono tante partite ravvicinate. Si recupera e ci si allena giocando”.
Sei d’accordo con Sacchi quando dice che l’Inter punta molto sulle individualità?
“Abbiamo vedute diverse ma tutti possono esprimere il proprio giudizio. Io sono soddisfatto del mio percorso, in due anni e mezzo abbiamo fatto buone cose e promettiamo di dare sempre tutto”.
Su quale aspetto si può migliorare?
“Nell’ultima partita abbiamo approcciato molto bene. Abbiamo fatto 20′ bene creando molte situazioni per andare in vantaggio, poi dovevamo difenderci di più da squadra e nel secondo tempo abbiamo giocato meglio. Non era facile dopo il ko col Sassuolo”.
Si gioca spesso, non fate il ritiro anche per scaricare mentalmente?
“Assolutamente sì perché le ultime tre partite le abbiamo avute in 72 ore. Abbiamo avuto viaggi, partite. Ci siamo allenati stamattina e poi domani faremo la rifinitura, quindi sceglierò”.
Nello scatto in avanti di Lautaro conta anche il fatto di aver salutato Dzeko e Lukaku ed essere quindi diventato un punto di riferimento?
“Il tempo lo dirà, con me ha fatto due grandi stagioni. Ha cominciato ancora meglio. Cercherà di fare una grande stagione e sfrutterà i palloni che gli porteranno i compagni perché gioca in un’ottima squadra e ci alleniamo per far arrivare palloni invitanti agli attaccanti”.
Cosa pensi della tua tradizione in Champions da attaccante? Ti è capitato di segnare quattro gol in una sera.
“Ho dei bellissimi ricordi da giocatore, grazie ai ragazzi ce li ho anche da allenatore visto lo scorso anno”.
Cosa pensi di Rui Costa?
“Un grande avversario e compagno di squadra di mio fratello al Milan. Non sono stato tantissimo con Rui ma anche l’anno scorso è sempre stato un piacere parlare di calcio con lui”.