San Siro, con il vincolo il Comune si defila. Inter e Milan spalle al muro
San Siro è diventato realmente un affare di Stato e ora dopo anni in cui l’iter prosegue a ritmi da bradipo arriva una nuova svolta.
Come riporta oggi La Repubblica si dovrà ancora aspettare per capire se San Siro sarà abbattuto e realizzato un nuovo impianto. Decisione non da poco, visto che Inter e Milan da anni ormai richiedono la possibilità dii costruire un nuovo impianto appurata l’impossibilità di ammodernare l’attuale Meazza.
Poco prima di Natale il consiglio comunale di Milano aveva chiesto delle modifiche al piano presentato dalle due squadre anche a seguito di quanto raccolto dopo il dibattito pubblico durato circa due mesi. Nello specifico, tra le altre, veniva richiesto un aumento del verde e un aumento dell’impianto da 60 mila a 70 mila posti. Tutto lineare insomma, anzi no. Perché nel frattempo sono sopraggiunti gli interventi da parte del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, che in più occasioni ha dichiarato che il Meazza non potrà esser abbattuto in quanto sull’impianto sarà inserito un vincolo storico culturale.
San Siro, il Comune aspetta l’eventuale vincolo. Di fatto la palla passa ai club che dovranno vedersela con il governo. L’alternativa: lasciare Milano
Come riporta il quotidiano Sgarbi non sembra scherzare, tutt’altro. Il sottosegretario ha intrapreso l’iter per nominare un nuovo o una nuova soprintende. Ci vorrà qualche settimana, dopo di ché si saprà davvero cosa ne sarà dello stadio, uno dei simboli di Milano. Il comune in tutto ciò osserverà quanto accade, uno stop della soprintendenza gli sfilerebbe via un dossier impopolare. Un problema per il quale lavarsi le mani sarebbe la cosa più conveniente. A quel punto Inter e Milan dovranno vedersela direttamente con il Governo.
Se realmente si arriverà a porre il vincolo le due squadre di Milano sarebbero di fatto spalle al muro e per realizzare il proprio progetto dovranno guardarsi attorno. Il piano B prevederebbe che l’impianto venga realizzato nel comune di Sesto San Giovanni.