Inter Udinese: sconfitta necessaria, ma l’Inter ha già le risorse per riprendersi
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1 Inter Udinese: campanello d’allarme per una squadra che ha bisogno di rinnovarsi. il cambio è già possibile con le risorse in casa2 La mentalità da grande squadra3 … allora il tutto diventa più complicato4 Obiettivo Stagionale e mercato di gennaioInter Udinese: campanello d’allarme per una squadra che ha bisogno di rinnovarsi. il cambio è già possibile con le risorse in casa
Inter udinese: è arrivata la tanto attesa sconfitta dei nerazzurri. Era inevitabile che prima o poi succedesse, ma da un certo punto di vista può essere stato tutto molto utile per comprendere alcune dinamiche e per analizzare il gioco delle ultime partite.
I nerazzurri provengono da una lunghissima serie di risultati utili ottenuti grazie al lavoro quotidiano di mister Spalletti, che ha dato un’identità che da troppo tempo mancava. Il modulo è il 4-2-3-1 che prevede degli specifici movimenti e meccanismi.
I giocatori a disposizione, è giusto sottolinearlo, sono quelli che hanno condotto l’Inter tra le prime posizioni ed è doveroso ammettere che ad oggi la sinergia tra reparti è stata sempre ben funzionante. Quindi l’Inter non è diventata da un momento all’altro una squadra di individui non all’altezza; probabilmente però in determinate zone del campo ha esaurito i colpi ad effetto che servono per dare imprevedibilità alla manovra.
La fase difensiva è stata ineccepibile perché i giocatori hanno dato la sensazione di muoversi come un monoblocco. Anzi, le partite migliori i nerazzurri le hanno disputate contro squadre in grado di proporre un gioco offensivo, che di conseguenza hanno lasciato molto spazio, offrendosi a contropiedi.
L’esempio lampante è la partita contro la Roma che, episodi a parte, è stata vinta grazie alla grande capacità di ripartire in velocità. Le partite più sofferte sono state sicuramente quella con il Crotone e con il Genoa, squadre molto chiuse e anche loro molto attendiste.
La mentalità da grande squadra
L’inter è una squadra che seppur allo stato embrionale del progetto che finalmente sembra diventato stabile, deve avere come obiettivo finale sempre e solo la vittoria. Il passaggio da squadra vulnerabile a squadra solida è stato effettuato. Adesso però è necessario passare allo step successivo. Lo stesso Spalletti ha voluto delineare una differenza tra alcuni giocatori e altri. D’Ambrosio è stato elogiato per le sue capacità difensive mentre Cancelo per quelle esattamente contrarie. Ma se i Nerazzurri devono pensare di poter vincere un match, di certo non possono farlo attendendo gli avversari.
Il cambio è adesso necessario perché a lungo andare i vari Perisic, Candreva e Icardi possono risultare prevedibili, nonostante la loro grande tecnica e tenacia. Ma se sulle fasce non si crea superiorità, come il 4-2-3-1 prevede, allora il tutto diventa più complicato.
Ci sta infatti una incongruenza tra quella che è la mentalità e quello che invece viene proposto in campo. Le risorse in più sono i terzini. Cancelo e Dalbert sono giocatori da cui si può ripartire perché hanno tutte le caratteristiche per poter prendere il fondo del campo, liberando l’attaccante esterno come verrà trattato nel paragrafo successivo.
Con questo non si vuole assolutamente addossare tutta la colpa su Santon, D’Ambrosio o Nagatomo, ma si vuole invece sottolineare che questa sconfitta forse può fare più bene del previsto. Può essere l’inizio di quel rinnovamento di cui si ha bisogno.
… allora il tutto diventa più complicato
L’inserimento di due terzini propositivi come Dalbert e Cancelo permetterebbe, tra le altre cose, a Candreva e Perisic di prendere una posizione più centrale. La capacità di essere pericolosi con conclusioni e passaggi con entrambi i piedi raddoppierebbe le scelte dei due esterni. Candreva, soprattutto, ne gioverebbe visto lo zero alla casella gol in campionato. Nelle partite, come quella contro l’Udinese, contro avversari stretti e compatti le distanze nella trequarti avversaria devono ridursi per incoraggiare gli scambi veloci e in spazi stretti. Non sempre sarà possibile risolvere una gara grazie ad una conclusione dalla distanza o da una zampata decisiva di Maurito.
Comunque è lecito pensare che l’intenzione di Spalletti, visto l’iniziale impatto dei “vecchi”, sia stata quella di concedere un girone di ambientamento ai due nuovi prima di inserirli. L’ipotesi è che, metaforicamente, Cancelo e Dalbert saranno gli “acquisti” di gennaio per completare la missione ritorno in Champions League.
Obiettivo Stagionale e mercato di gennaio
l’obiettivo finale è chiaro sia la qualificazione alla Champions League. La società è questo che ha chiesto ai giocatori e a tutto lo staff tecnico. Questo lo sanno bene anche i tifosi che, grazie al loro supporto, hanno sicuramente inciso in maniera positiva in questa cavalcata.
Quindi la sorpresa vera e propria è rappresentata dal fatto che l’Inter si sia trovata prima in classifica e dopo praticamente aver recuperato ben 8 punti negli scontri diretti.
Forse proprio questo dato è stato quello che ha cominciato a far sognare e volare in alto. Non bisogna però dimenticare che il campionato è lungo ben 38 giornate e che i valori tecnici di 12 giocatori possono non bastare per potare a casa questo importante risultato. Ecco quindi cosa ha voluto anticipare Spalletti nel corso della sua conferenza stampa.
Ha voluto mettere in chiaro le cose, dicendo che la società dovrà eventualmente esporre il modo di intervenire sul mercato di gennaio. Il resto infatti sarebbe un qualcosa di noto dall’inizio del campionato.
Si deve così valutare se quanto accaduto e raccolto fino a ora possa essere la base per un azzardo per la vittoria finale, oppure di un semplice fuori programma che comunque verrà ritenuto utile per centrare il traguardo.
(Redatto in collaborazione con Simone Politi e Matteo Mazzetto)