Inter, la carta d’identità di Samardzic è fuori dal comune
(Inter) Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Michael Feichtenbeiner, allenatore tedesco che ha avuto con sè Lazar Samardzic nell Under 16 e 17 tedesche. Per descrivere il ragazzo bastano poche parole “dagli il pallone tra i piedi e lui sorriderà”.
Poi l’analisi del tecnico scende nel dettaglio. “Sa analizzare perfettamente la posizione del portiere. Può segnare da ovunque perché legge benissimo la situazione. È sintomo di grande intelligenza calcistica, la stessa che dimostra quando ha la palla tra i piedi: ha sempre avuto doti straordinarie nell’interpretare la partita, nel trovare i compagni liberi anche sotto pressione. Sia nel breve sia nel lungo, è bravissimo a trovare i compagni tra le linee…Un talento “al quale va dato tempo, ci vuole pazienza: bisogna credere in lui, senza avere fretta”. Un messaggio chiaro all’Inter, sottolinea la Gazzetta.
“Sa che mi viene difficile trovare un paragone? Ne ho in mente uno, anche se sarà un accostamento complicato da individuare per i più giovani: Wolfgang Overath, giocatore della Germania che ha vinto i Mondiali nel ’74. Era un centrocampista mancino estremamente tecnico in grado di sfornare gol e assist, come Lazar”.